Contattato da Autosprint, Alex Zanardi ha difeso a spada tratta Sebastian Vettel per il modo in cui ha festeggiato la conquista del quarto titoli piloti consecutivo. Ricordiamo che Vettel si è messo a sgommare sul rettifilo principale, e si è arrampicato sulle reti di protezione, come è solito fare Helio Castroneves nella Indycar. Zanardi, tra l’altro, è un esperto di queste esultanze: proprio lui, in America, era solito festeggiare facendo i “donuts”, quelle sgommate circolari simili a delle ciambelle. Vi riportiamo il pensiero del due volte campione del mondo della CART.
“Mi rendo conto che le regole sono fondamentali ma in certi casi leggi e norme vanno interpretate. I commissari ci stanno proprio per quello, per capire se un certo comportamento teoricamente fuori dalle regole ha comunque una qualche giustificazione in un certo contesto. Se si limitano a rilevare l’infrazione e ad applicare la multa, che ci stanno a fare? I commissari dovrebbero avere il potere di interpretare, altrimenti basterebbe un funzionario. Anche a me all’inizio all’inizio mi avevano minacciato per i “tondi” l primo lo feci per la vittoria a Long Beach, nel 1997. Me ne dissero di tutti i colori. Poi si arrivò all’eccesso che in tv pubblicamente e pro-forma mi rimproveravano ma poi, subito dopo, in privato mi incitavano a farli perché accresceva l’audience!”
ZANARDI FESTEGGIA UNA VITTORIA A PORTLAND NEL 1998, L’ANNO DEL SUO SECONDO TITOLO CART.