Benvenuti in questo appuntamento con il Young Driver of the Week! In questo nuovo spazio parleremo dei piloti che competono nei campionati minori, quei campionati propedeutici per un pilota al fine di arrivare al massimo livello del motosport, ovvero la Formula 1. Quindi, qui si parlerà di Formula 2, Formula 3 e anche dei vari campionati di Formula 4 sparsi per il mondo, in questo caso facendo in modo di far conoscere piloti sconosciuti, o quasi, al grande pubblico ma che riescono nel loro piccolo a mettersi in mostra.
Questa rubrica parte oggi dopo il primo appuntamento della Formula 2 che ha aperto la stagione in Bahrain, dove ad essersi messo in mostra più di tutti è stato il nostro Luca Ghiotto; è lui il nostro Young Driver of the Week questa settimana!
Il buon Luca ha iniziato la sua quarta stagione in Formula 2 nel migliore dei modi, confermando le buone aspettative su di lui nate dopo i test invernali dopo aver fatto ritorno alla UNI-Virtuosi Racing (l’ex Russian Time). In qualifica Ghiotto è stato fenomenale a conquistare la pole position approfittando del miglioramento graduale della pista e con un giro incredibilmente veloce ha fermato il cronometro sull’1:40.504, risultando oltre tre decimi più veloce di Louis Deletraz e Nyck De Vries che erano passati sul traguardo prima di lui e hanno accarezzato l’idea di conquistare i primi quattro punti del campionato prima dell’arrivo del 24enne italiano, che ha abbassato il tempo della pole dell’anno scorso di oltre un secondo ottenuto da Lando Norris.
Go onboard with @luca_ghiotto as he SMASHES last year's pole lap by more than a second
Huge congratulations to Luca and @virtuosiracing for their first pole! pic.twitter.com/qNtcE3qgS1
— Formula 2 (@FIA_F2) March 29, 2019
Nella Feature Race del sabato però Ghiotto parte male pattinando molto allo spegnimento dei semafori, per via di un problema elettrico patito al momento dello scatto iniziale, e ciò lo fa scivolare dal primo al sesto posto dopo il primo giro. Luca però ha ritmo e riesce a rimontare fino alla seconda posizione sia prima che dopo il pit-stop, con sorpassi decisi e spettacolari, come quello ai danni di Nobuharu Matsushita, iniziato all’esterno e poi concluso con la traiettoria a favore nelle curve successive. Nicholas Latifi però è troppo lontano per essere raggiunto in prima posizione, e così il canadese della DAMS fa sua la prima corsa del weekend davanti a Ghiotto, secondo con il rammarico di quella partenza a rilento che gli ha precluso la possibilità di vincere o quantomeno lottare per la vittoria. Non sbaglia la partenza però Ghiotto nella Sprint Race di domenica dove, partito settimo per via dell’inversione della griglia, riesce subito a portarsi in testa alla gara dopo pochi giri. Le temperature alte del Bahrain però non sono d’aiuto per le gomme che hanno un’elevata usura e costringono alcuni piloti ad effettuare il pit-stop anche nella Sprint Race, e tra questi c’è anche Ghiotto che effettua la sosta al 13° giro mentre era al comando per passare dalle gomme morbide alle gomme dure: da lì inizia una prepotente rimonta del pilota italiano che in soli otto giri si riporta sul gruppo di testa composto dai piloti della DAMS, che a differenza di Ghiotto sono rimasti in pista, con Sergio Sette Camara al comando davanti a Latifi. Al 21° giro Luca supera Latifi per la seconda posizione e al giro successivo fa altrettanto con Sette Camara conquistando la testa della corsa ad un giro dal termine, andando a centrare la vittoria sotto la bandiera a scacchi con una prestazione che ricorda in qualche modo la vittoria nella Sprint Race del 2016 di Charles Leclerc, rientrato ai box per cambiare le gomme mentre era in testa e capace di rimontare fino alla vittoria beffando negli ultimi giri Oliver Rowland e lo stesso Ghiotto.
Il ricco bottino di Ghiotto in Bahrain comprende la pole position, un secondo e un primo posto che lo proiettano in testa alla classifica con 37 punti, con due punti di vantaggio su Latifi e dieci punti di vantaggio su Sette Camara, anche lui sul podio in entrambe le gare con un terzo posto al sabato e il secondo posto nella Sprint Race della domenica; questi tre piloti sono stati i protagonisti assoluti del weekend in Bahrain e sembrano i maggiori indiziati a lottare per il titolo fino alla fine. Ancora una volta Ghiotto è stato magistrale nella gestione delle gomme, dote in cui anche l’anno scorso si è rivelato uno tra i migliori piloti del campionato, e ciò lo ha aiutato nella strategia di gara ottimizzando al meglio l’ottimo ritmo mostrato sin dalle prove libere.
Oltre alla prova di Ghiotto, da segnalare ci sono anche due rookie che contro ogni pronostico hanno fatto molto bene sin da subito, arrivando ad un passo dal podio mettendosi bene in mostra, ovvero Anthoine Hubert e Guan Yu Zhou. Hubert ha chiuso al quarto posto Gara1 compiendo una fantastica rimonta dall’11° posto in griglia di partenza e grazie anche ad un’ottima gestione delle gomme, cosa già vista anche l’anno scorso in GP3, è stato capace di conquistare punti importanti per la Arden, che si presentava in Bahrain dopo dei test invernali molto deludenti. Hubert si è fatto valere anche nel corpo a corpo con avversari ben più esperti di lui: epico il duello con i due piloti della Carlin Matsushita e Deletraz tra curva 3 e curva 4 dove, nonostante sia stato anche portato fuori pista da Matsushita, il francese ha mostrato i muscoli e ha chiuso il sorpasso in frenata alla curva 4, e riuscendo nelle curve successive a mantenere la posizione. Nella Sprint Race Hubert ha sfiorato la zona punti chiudendo 9°; per lui la strategia del pit-stop non ha pagato, ma può ritenersi comunque soddisfatto del suo weekend di esordio. Guan Yu Zhou invece ha chiuso entrambe le gare in zona punti terminando al 10° posto in Gara1 con tanto di giro più veloce conquistato, e nella Sprint Race è riuscito a farsi vedere rimontando fino al quarto posto, senza effettuare il cambio gomme a differenza del suo compagno di squadra Ghiotto. Molto cauto nei primi giri, il cinese della Renault Sport Academy è salito di colpi sul finale di gara arrivando fino alla quarta posizione al penultimo giro, passando Deletraz alla prima curva con un bel sorpasso all’esterno del pilota svizzero conquistando la quarta posizione finale, che però lo lascia “Zhou dal podio”, per citare una ‘simpaticissima’ battuta di Lucio Rizzica durante la diretta della corsa su Sky Sport.