Dopo le tante voci e indiscrezioni che si sono rincorse nelle ultime settimane, finalmente arriva la notizia definitiva: WTCC e TCR si fondono insieme e danno vita al WTCR, il World Touring Car Racing. La decisione è stata ratificata dall’ultimo Consiglio Mondiale del Motorsport tenutosi mercoledì 6 dicembre a Parigi, alla presenza dei rappresentanti di FIA, Eurosport Events (promoter del WTCR) e WSC Ltd (detentore del marchio e del concetto TCR), e avrà validità almeno per i prossimi due anni.
Di fatto la nuova serie introdotta dalla Federazione Internazionale prevede una sospensione delle due massime categorie Turismo a livello mondiale per due anni (non è escluso, quindi, un ritorno alle origini dopo l’esperimento del biennio 2018-2019, ndr), così come dell’ETCC, l’European Touring Car Cup.
Nel World Motor Sport Council, il WTCC non compare tra i campionati 2018
Il nuovo nome WTCR per la categoria è stata una conseguenza naturale dopo l’abbandono del concetto TC1 (decisamente molto più dispendioso e privo di successo negli ultimi anni, ndr) e il passaggio al TCR, mentre lo status di Coppa del Mondo FIA segna una nuova era che conferma il grandissimo successo dell’idea di Marcello Lotti, che nel giro di pochissimi anni è riuscita nell’impresa di convincere tutti anche a livello internazionale.
Per quanto riguarda le iscrizioni al nuovo campionato, è stato imposto il limite massimo di 26 vetture in griglia, senza nessuna priorità per i precedenti partecipanti alle categorie TCR International e WTCC, mentre due wild card potranno essere assegnate a discrezione di Eurosport Events e della FIA per ciascun evento in programma in calendario.
Non sono, inoltre, ammessi team ufficiali, ma solo privati, con un minimo di due vetture per squadra per un costo totale di 150 000 euro per team. Le adesioni alla serie apriranno il 15 dicembre e chiuderanno il 30 gennaio 2018. Una scelta molto sensata che, anche se da un lato abbasserà il livello dei piloti trovando un giusto mix tra professionisti e abili ‘corsisti’, eviterà gli ingorghi visti in alcune serie nazionali del TCR (su tutte la TCR Germany Series, ndr), in cui più di 40 vetture danno origine a numerosi incidenti che spesso costringono i commissari all’esposizione di più bandiere rosse durante la gara.
Il controllo del regolamento tecnico del TCR viene quindi passato dalle mani di WSC ad Eurosport Events e FIA per due anni e non potrà essere modificato prima della fine del 2019. Solo le vetture TCR omologate da WSC potranno prendere parte al campionato WTCR dopo aver ricevuto l’ok anche da parte della Federazione Internazionale.
Il Balance of Performance (BoP), tema caldo soprattutto nell’ultima stagione del TCR, sarà valutato da una commissione tecnica gestita da FIA e TCR, anche se dovrebbe essere molto simile a quanto visto nel 2017. Il Success Ballast, invece, sarà riservato ai migliori tre concorrenti dell’evento precedente.
Un aspetto molto importante riguarda la comunicazione mediatica. Da un lato, Eurosport Events proseguirà il lavoro iniziato con il WTCC garantendo al WTCR la copertura mediatica su Eurosport ed oltre 50 network in tutto il mondo, senza tralasciare l’influenza dal punto di vista dei social, mentre WSC continuerà ad occuparsi dei campionati TCR nazionali e continentali in collaborazione coi rispettivi promoter.
Il calendario del WTCR non è stato ancora ufficializzato, ma verrà reso noto prossimamente con l’ipotesi concreta di una stagione a cavallo tra due anni, seguendo l’esempio della Formula E. Il WTCR sarà a tutti gli effetti un Campionato del Mondo, toccando quattro continenti con 10 eventi costituiti di tre gare a weekend per un totale di 30 corse stagionali. Il format sarà il seguente:
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto questo accordo – ha commentato Marcello Lotti, amministratore delegato di WSC Ltd – Rispetta a pieno lo spirito del TCR e l’associazione ad un gruppo ed un promoter così importante come Eurosport Events sotto l’effige FIA è un ulteriore riconoscimento al concetto TCR lanciato tre anni fa e in continua crescita”.
“La combinazione dei regolamenti tecnici TCR, la neutralità della FIA nel valutare le norme sportive e le procedure di lavoro, unite alla forza promozionale di Eurosport Events con cui collabora dal 2005, consentiranno nuovamente un format che non potrà che essere di grandissimo successo con gare combattute in una atmosfera amichevole” ha aggiunto François Ribeiro, capo di Eurosport Events.