Josè Maria Lopez: 9.5 Al suo primo anno da pilota titolare, il pilota argentino della Citroen sta mettendo in pista tutta la sua potenzialità battendo non poche volte i suoi due compagni di squadra. Non due piloti qualunque, dato che rispondono ai nomi di Yvan Muller e Sebastien Loeb.
Yvan Muller: 8 Sta faticando e non poco, nonostante la vettura di cui dispone. Sente la pressione dei Lopez, che ha fatto una stagione perfetta fino a questo momento. Può ancora inseguire il titolo, ma deve migliorare ed eliminare tutti quegli errori che sono usciti allo scoperto in questa prima parte di stagione.
Sebastien Loeb: 8+ Buona stagione per il 9 volte campione del mondo rally, che al suo primo campionato con vetture da pista sta mostrando tutto il suo talento. Veloce a tal punto da aver già conquistato una pole (tolta per una penalità) e ben due vittorie, una delle quali sotto il diluvio dello Slovakia Ring. Deve migliorarsi nelle sfide ruota contro ruota, visto che spesso e volentieri ha danneggiato la sua vettura a tal punto da non riuscire più ad effettuare sorpassi e risalire in classifica.
Tiago Monteiro: 8 Prima parte di campionato da evidenziare dato che ha conquistato punti in ogni singola gara, ad eccezione di gara 2 in Russia. E’ il primo dei piloti “normali” (quelli che non guidano una Citroen, ndr) ed è già salito per ben quattro volte sul podio.
Gabriele Tarquini: 7 Stagione più difficile del solito per il pilota italiano. Partita male a causa dell’incidente in Marocco con Morbidelli, Gabriele si è subito trovato nella condizione di dover scalare una montagna. Alla prima gara disputata ha subito conquistato il podio, nonostante una Honda non all’altezza di quella del 2013.
Tom Coronel: 7 Si sarebbe meritato mezzo voto in più se non avesse fatto l’errore in Gara 2 in Marocco, che lo ha messo fuori gara dopo 300 metri e che non gli ha permesso di correre nel week-end francese. Per il resto buona stagione, con due podi e una quasi vittoria (strappata alla fine dal binomio Lopez-Citroen in Austria, ndr). Se la gioca insieme ai piloti ufficiali Honda per il primo posto dei piloti terrestri.
Gianni Morbidelli: 6.5 Al suo ritorno nel mondiale turismo, dopo la stagione 2006, Gianni è l’unico pilota in griglia ad aver vinto una gara di questo campionato senza guidare una Citroen. Purtroppo ad esclusione di quella gara non è mai arrivato a podio e solo in un occasione ha concluso nella top five. Da sottolineare che guida una Chevrolet che sul campo è la vettura più veloce dopo la Citroen.
Tom Chilton: 5 Dimostra che se l’anno scorso andava bene, il merito era tutto del team. L’anno scorso con Muller, quest’anno con Coronel, il fratello del ben più noto Max (pilota Marussia F1) è sempre messo in ombra del team-mate.
Ma Qing Hua: 6 Sufficienza di incoraggiamento per il primo pilota cinese a vincere una gara targata FIA. In quattro gare ha ottenuto una vittoria, un sesto posto e due posti fuori dai punti, di cui un ritiro. Nelle restanti gare deve dimostrare di essere un pilota da Citroen.
Franz Englstler: 9 Il pilota della nuova classe TC2 ha dominato e non poco il campionato delle vetture “più lente”. Ha trionfato in tutte le gare, ad eccezione di una in cui ha vinto il suo compagno di squadra.
Pasquale di Sabatino: 6.5 Mezzo voto in più per l’unica vittoria strappata al suo team-mate e proprietario della squadra. Per il resto ha concluso la maggior parte delle gare in seconda posizione, accusando però un distacco superiore ai 10 secondi.
Citroen: 10 La vettura francese, all’esordio nel mondiale turismo, sta dominando la scena, conquistando pole, vittorie (con doppiette o triplette) come se gli altri non fossero in pista. Bravi i team manager a lasciar lottare i tre piloti.
Honda: 7 Non troppo soddisfacente la prima parte di campionato. A quanto pare questo nuovo regolamento non riesce a dare il giusto sprint alle vetture nipponiche. Dovrebbero migliorare dal punto di vista del montaggio delle vetture. Sembrano fissate al telaio con il nastro adesivo.
Chevrolet: 8 E’ la vettura più veloce del lotto dopo la Citroen e infatti ha conquistato l’unica vittoria di una vettura non appartenente alla casa francese. Purtroppo non ha più il supporto che aveva in passato sia dalla casa costruttrice che da Ray Mallock, che però continua a sviluppare queste vetture nonostante non gestisca più il team ufficiale.
Lada 4: A guardare i test, questo poteva sembrare l’anno della svolta, invece la Lada continua a deludere, faticando a passare il Q1 in qualifica e la top ten in gara. Solo 7 volte tra i primi dieci, in classifica costruttori ha la metà dei punti della Honda e un terzo di quelli della Citroen.