Norman Nato del team DAMS è il vincitore della gara domenicale del World Series by Renault a Budapest, disputata finalmente su pista asciutta. Il francese bissa così il successo conquistato a Montecarlo, partendo dalla terza posizione e spiazzando i due piloti partiti dalla prima fila, quali Merhi e Sainz jr., cioè i due spagnoli che si stanno giocando il titolo della serie.
Il poleman e vincitore della gara di ieri, Roberto Merhi, conclude al secondo posto, scegliendo di non forzare più di tanto visto che Carlos Sainz non ha fatto meglio del sesto posto a causa dell’entrata dell’antistallo dopo un giro e di problemi ai freni. L’alfiere della Zeta Corse deve essere molto contento perché è riuscito in questo fine settimana a ridurre di 23 punti il suo distacco in campionato dal connazionale, trovandosi ora a -16 quando sono ancora disponibili 100 punti. Terza piazza per l’Arden di Pierre Gasly, che tiene ancora aperta la lotta al titolo con 41 punti da recuperare dal leader.
Ai piedi del podio Oliver Rowland (Fortec), seguito da un sorprendente Meindert Van Buuren che regala la migliore prestazione stagionale al team Pons. Altra gara da dimenticare per Luca Ghiotto, che si trovava settimo prima dei pit-stop, ma a causa di un dado ruota che non si riusciva a fissare si è ritrovato 12°. Nel tentativo di recuperare, l’italiano, va poi in testacoda e finisce la gara 19°. Infine, gara segnata da un contatto nel primo giro tra Stevens e Sirotkin che ha causato un incidente multiplo dove sono rimasti coinvolti William Buller, Nicolas Latifi e Oscar Tunjo. Quest’ultimo si è trovato alla fine a testa in giù, trasferendosi poi in ospedale per accertamenti senza rilevare gravi conseguenze. Sirotkin anche lui è stato costretto al ritiro per la botta presa da Latifi.
Ora non resta che aspettare il prossimo round, il penultimo, in Francia sul Paul Ricard nel weekend del 27 e 28 settembre per assistere ad un nuovo capitolo della stagione.
Classifica gara-2 WSR, Hungaroring (UNG), 14 settembre 2014
1 – Norman Nato – Dams – 24 giri 42’35″846
2 – Roberto Merhi – Zeta – 0″424
3 – Pierre Gasly – Arden – 2″819
4 – Oliver Rowland – Fortec – 12″539
5 – Meindert Van Buuren – Pons – 14″193
6 – Carlos Sainz – Dams – 16″114
7 – Matthieu Vaxiviere – Lotus Charouz – 17″077
8 – Jazeman Jaafar – ISR – 21″889
9 – Marco Sorensen – Tech 1 – 22″937
10 – Will Stevens – Strakka – 23″826
11 – Pietro Fantin – Draco – 24″877
12 – Beitske Visser – AVF – 28″338
13 – Matias Laine – Strakka – 29″576
14 – Marlon Stockinger – Lotus Charouz – 30″002
15 – Zoel Amberg – AVF – 30″563
16 – Roman Mavlanov – Zeta – 38″888
17 – Cameron Twynham – Comtec – 38″957
18 – Nicholas Latifi – Tech 1 – 40″923
19 – Luca Ghiotto – Draco – 43″279
Giro più veloce: Pierre Gasly 1’31″988
Ritirati
1° giro – Sergey Sirotkin
0 giri – William Buller
0 giri – Oscar Tunjo
Campionato piloti
1.Sainz 177; 2.Merhi 161; 3.Gasly 136; 4.Rowland 123; 5.Stevens 93; 6.Sirotkin 89; 7.Nato 83; 8.Amberg 66; 9.Jaafar, Stockinger 63