Spunti interessanti dalle dichiarazioni di Felipe Massa e Stefano Domenicali al consueto appuntamento invernale sulle nevi di Madonna di Campiglio. Felipe Massa ha vissuto una stagione particolare nel 2012: bollito fino al Gp di Valencia e poi da Silverstone l’improvvisa impennata che ha riportato il paulista ad essere quel pilota veloce e combattivo che i ferraristi avevano potuto ammirare fino al terribile incidente capitatogli nelle qulifiche del Gp d’Ungheria 2009.
Massa è determinato a tornare al top e a dimostrare di avere ancora qualcosa da dire a Maranello. “Voglio essere competitivo dall’inizio alla fine, voglio tornare a vincere e spero anche di lottare per il campionato. L’ho fatto in passato, non l’ho dimenticato, e non ho certo scordato come si fa ad andare veloce.” Ma quali sono i motivi della rinascita di Massa nel 2012? “C’è stato un cambiamento da parte mia. Anche se il 90% della gente non crede più in me, è importante credere in sé stessi. Credo in me stesso, so che posso essere un campione, so che posso vincere, so che posso essere quello che sono stato in tutta la mia carriera. Penso che comprendere sé stessi ci renda più forti.” Un Massa rigenerato nelle motivazioni quindi, e pronto come non mai per il 2013: ora bisogna vedere se lo sarà anche la Rossa.
Domenicali ha accolto positivamente la “resurrezione” sportiva di Felipe Massa. “Credo che il momento più difficile nella carriera di Felipe sia ormai passato. Dopo la scorsa estate il suo atteggiamento ha subito una svolta, di conseguenza il suo rendimento in pista è mutato ed è riuscito a dimostrare tutto il suo straordinario talento. Le sue prestazioni nella seconda metà di stagione hanno contribuito in maniera determinante al nostro secondo posto nella classifica costruttori: per la squadra è un punto di forza, per Fernando una spinta motivazionale per andare ancora più forte.” Ma il “Dom” riserva parole al miele anche per Fernando Alonso, che è risucito a lottare per l’iride piloti fino all’ultima gara nonostante l’inferiorità della Ferrari rispetto alla Red Bull di Vettel. “Fernando ha disputato una stagione straordinariaLa sua forza di campione e di grande lottatore è una garanzia per se stesso e per la squadra: la nostra responsabilità è quella di dargli una macchina che possa massimizzare le sue qualità e il suo ‘killer instinct’.” Forse per far sentire ancora più a suo agio Fernando a Maranello hanno deciso di assumere Pedro De La Rosa come responsabile al simulatore. Grande esperienza come collaudatore McLaren per Pedro, ma probabilmente l’amicizia con Fernando e i soldi di Santander sono stati l’ago della bilancia riguardante il suo approdo in Ferrari.
E per quanto riguarda il futuro della Rossa? Potrà esserci uno squadrone Alonso – Vettel? “Credo che su questo punto il nostro Presidente si sia espresso già diverse volte: ‘dream team’ è qualcosa di straordinario se gestito bene, in questo momento non è il nostro obiettivo perché vogliamo massimizzare l’equilibrio della squadra. Mettere insieme tutti i numeri uno talvolta risulta più dannoso che positivo.” Domenicali quindi chiude la porta in faccia a Vettel, almeno fin quando Alonso resterà in Ferrari.