Il terzo appuntamento del Campionato del Mondo Rally accoglie le potenti WRC in un ambiente completamente diverso rispetto al freddo, neve e gelo dei primi due round: in Messico abbiamo infatti oltre trenta gradi, strada dissestate, polvere, sterrato ed anche fango: il tutto ad oltre 2.000 metri di altitudine.
Le premesse, pertanto, sono completamente diverse rispetto al Montecarlo od alla Svezia, ed aggiungiamo anche un problema di potenza dei motori fino al 20% per l’aria rarefatta in quota, ma come vediamo dallo Shakedown Ogier e la sua Polo WRC non cambiano registro: primi con un tempo di 3m47,6s con un vantaggio di due secondi e due decimi su Neuville a bordo della rinvigorita Hyundai i20.
Terzo si piazza, in questa prova che non viene conteggiata per la classifica finale, Kris Meeke con un tempo di 3m50,1s seguito dal compagno di squadra Mads Ostberg ad un solo decimo; le Citroen DS3 WRC sono lì davanti pronte a sferrare un colpo se qualcuno commette un errore.
Seguono poi Latvala, Mikkelsen (vero eroe della Svezia), e Robert Kubica, primo delle Ford Fiesta WRC, tutti raggruppati in 4 decimi. Sordo più attardato con un miglior crono al terzo passaggio in 3m52,6 e con una lieve uscita sul quarto tentativo con cui rovina la sua Hyundai i20 WRC, ma che viene prontamente rimessa in strada, direzione parco assistenza ove i meccanici tenteranno di rimetterla a nuovo prima della SS. n. 1, che si disputa in notturna tra poche ore ed è possibile seguirla Live sui canali dedicati.
Quest’anno sono previste 21 speciali, con termine della gara domenica pomeriggio, per un totale di 395,21 km cronometrati con un tratto, la SS. n. 19, di oltre 55 km, tra i più lunghi di tutto il mondiale WRC; il fuso orario non ci aiuta per seguire il Rally del Messico, ma vi racconteremo comunque tutte le giornate.
Come di consueto su questo fondo conterà molto la posizione di partenza ed Ogier farà da apripista per tutti gli altri nella prima tappa; avremo sicuramente belle sorprese tutte da raccontare.