Prima tappa incredibile al Rally di Argentina costellata di ritiri per noie meccaniche, tanto che a fine giornata rimangono solo 6 vetture ufficiali.
Sulla SS n. 2 succede subito un imprevisto incredibile: Ogier deve abbandonare la proprio Polo WRC a bordo strada con il motore KO; la pubblicità della VW non è stata molto di aiuto, visto che faceva vedere il pilota che preparava carne alla brace sul motore tedesco.
Sempre sulla stessa speciale si ritira per noie meccaniche anche Bertelli; Neuville buca la posteriore e ci mette oltre tre minuti per il cambio; Mikkelsen si gira ed anche lui ritarda l’arrivo di oltre un minuto.
Le strade sono ai limiti della praticabilità, sembra più un rally safari e chi passa per primo sulle prove è assolutamente svantaggiato e fa in sostanza da apripista per le vetture che seguono.
Ma la giornata continua con altri colpi di scena, ovvero i ritiri di Mikkelsen dopo che lo stesso ha distrutto su un salto la sospensione anteriore sinistra, di Paddon e di Tanak tutti avvenuti sul secondo giro della ps più lunga (quasi 52 km).
Chi ne esce sicuramente meglio sono le due Citroen DS3 WRC che a fine giornata, complice anche altri problemi al cambio sull’ultima Polo rimasta in gara di Latvala, sono in testa al rally con Meeke davanti ad Ostberg, sicuramente meno favorito del compagno di strada partendo secondo sulle speciali. Segue, come detto Latvala e poi troviamo Sordo, gara regolare per lui, e poi Evans e Prokop. Neuville settimo ma ad oltre cinque minuti dal primo.
Oggi alcuni dei ritirati rientreranno con il Rally2 ma con 4 speciali davvero impegnative, vedremo chi riuscirà ad arrivare alla fine in questo rally ad eliminazione.