Ana Carrasco è entrata nella storia del motociclismo ancora una volta e l’ha fatto vincendo il campionato della Supersport 300, categoria nella quale la Carrasco è stata protagonista già la passata stagione quando con la vittoria ottenuta a Portimao era diventata la prima donna a vincere una gara di un campionato mondiale di motociclismo. Con il trionfo iridato arrivato lo scorso weekend nell’ultimo round del campionato a Magny-Cours, la Carrasco ha fatto ancora meglio riuscendo ad essere la prima donna a laurearsi campionessa del mondo in un campionato mondiale di motociclismo.
WorldSSP300 | A Portimao Ana Carrasco scrive la storia del motociclismo
Non è stata una stagione facile per Carrasco che però si presentava ai blocchi di partenza tra coloro che potevano e dovevano essere i principali protagonisti del campionato, insieme all’olandese Scott Deroue e agli altri spagnoli Mika Perez, Borja Sanchez e Daniel Valle, con l’arrivo di Maria Herrera a rinforzare la presenza femminile in griglia di partenza andando ad affiancare proprio Valle nel team BCD Yamaha MS Racing. Rispetto alla scorsa stagione, Ana Carrasco ha cambiato squadra accasandosi allo DS Junior Team, gestito dall’ex pilota Superbike David Salom, sempre alla guida di una Kawasaki affiancando il sudafricano Dorren Loureiro.
La stagione della Supersport 300 inizia ad Aragon, seguendo tutti gli appuntamenti europei della Superbike, con una sorprendente vittoria del rookie olandese Koen Meuffels in sella ad una KTM, anche loro all’esordio ufficiale in Supersport 300, che è stato capace di vincere la gara in volata sul suo connazionale Deroue, secondo a soli 83 millesimi, con Perez a completare il podio. Nel gruppo di otto piloti che sono arrivati al traguardo separati da soli otto decimi ha trovato spazio anche la Carrasco che ha chiuso in sesta posizione, trovandosi in testa alla gara per qualche giro, cosa che è capitata anche ai suoi avversari in lotta per le posizioni sul podio.
Nella seconda gara ad Assen a trovare la gloria personale è stato un altro rookie, il tedesco Luca Grunwald al termine di un ultimo giro ad eliminazione con il gruppo di testa che nella bagarre finale ha perso Mika Perez, Tom Edwards e Loen Meuffels, con Valle che per evitare un pilota caduto davanti a lui ha dovuto allargare la traiettoria e finire sulla ghiaia, rinunciando alle sue possibilità di vittoria. Anche Koen Meuffels cade all’ultima chicane, costretto a scendere dalla sua moto dopo un guasto ai freni, lasciando Grunwald vincere davanti ai due olandesi Glen Van Straalen e allo stesso Scott Deroue, che dopo due gare è il leader del campionato. Carrasco non riesce a salire sul podio dovendosi accontentare della quarta posizione finale.
Ma la Carrasco si prende il palcoscenico a Imola andando a dominare la gara dopo aver conquistato la pole position con tanto di record della pista. In gara Ana saluta tutti e va a vincere con ben 12 secondi di vantaggio sugli avversari, che dietro di lei si scatenano come da tradizione della Supersport 300, con sorpassi al limite e cadute, tra cui quella bruttissima dell’ucraino Nick Kalinin che gli costa la frattura di una caviglia. Sul podio salgono lo spagnolo Borja Sanchez che chiude secondo davanti alla wild card italiana Kevin Sabatucci. Dopo la gara di oggi la Carrasco va in testa al campionato, con tre punti di vantaggio su Grunwald, quarto a Imola, con Deroue che scivola in terza posizione a -12 dalla spagnola dopo la caduta alla curva delle Acque Minerali.
A Donington si ripete lo stesso copione visto a Imola, con Ana Carrasco che ottiene pole position e vittoria, e con Loureiro in seconda posizione regala una splendida doppietta al DS Junior Team. A chiudere il podio c’è ancora una volta Sanchez, in terza posizione, mentre gli altri avversari della Carrasco in campionato sono più indietro: Deroue è sesto, Perez è ottavo e Grunwald è addirittura decimo. Dopo quattro gare la Carrasco comanda la classifica con 73 punti, a +12 su Grunwald e a +17 su Deroue e sembra ormai lanciata verso la conquista del titolo.
A Brno i colpi di scena avvengono già nella Superpole con Perez che cade e viene dichiarato unfit per la gara della domenica, collezionando uno zero che sembra compromettergli ogni speranza di titolo. La vittoria della gara è andata all’indonesiano Galang Hendra Pratama su Yamaha che ha combattuto proprio con la Carrasco per gran parte della corsa prima di un errore della pilota spagnola che l’ha portata in fondo al gruppo di testa dove c’erano ben 10 piloti in lotta per il podio prima dell’esposizione della bandiera rossa al settimo dei dieci giri previsti. La gara non si è più ripresa con la vittoria che è andata a Hendra Pratama davanti all’olandese Walid Khan e a Sanchez, al terzo podio consecutivo. Deroue chiude settimo mentre Grunwald è decimo proprio davanti ad Ana Carrasco, undicesima per colpa di quell’errore mentre era in lotta per la vittoria, ma mantiene ancora 20 punti di vantaggio su Borja Sanchez, che passa in seconda posizione per un punto su Grunwald, e tre su Deroue.
La Supersport 300 torna in Italia a Misano dove a sorpresa vince la wild card locale Manuel Bastianelli, protagonista in questa categoria già l’anno scorso, che ha la meglio per soli 36 millesimi su Mika Perez, con lo spagnolo Manuel Gonzalez in terza posizione al suo primo podio in campionato. Grunwald chiude quinto dopo un’ottima rimonta dalle retrovie, mentre ancora una volta la Carrasco non riesce a fare meglio della 10° posizione, ma si è consolata con le cadute di Deroue e Sanchez, quest’ultimo coinvolto in un incidente al primo giro con Kalinin e Sabatucci, che gli valgono la conferma della leadership iridata con 16 punti di vantaggio su Grunwald a due gare dalla fine del campionato.
Dopo la pausa estiva si corre a Portimao, dove la Carrasco vinse la scorsa stagione mentre quest’anno fatica e chiude ancora una volta in decima posizione e mai in lotta per la vittoria. A vincere è stato Scott Deroue, alla prima vittoria stagionale, davanti a Mika Perez con entrambi che sono rientrati nella lotta per il titolo ad una gara dalla fine. Terzo posto per Gonzalez che si conferma sul podio. Dopo il round portoghese la classifica del campionato vede Ana Carrasco in testa con 90 punti davanti a Deroue, secondo a quota 80, Perez a 72 punti e Grunwald, quarto a 68 punti e ancora in lizza per il titolo nonostante la caduta al penultimo giro.
Si decide tutto a Magny-Cours in una gara che viene vissuta con un’atmosfera da film. Ad Ana le basta un podio per essere campionessa, ma il suo weekend si complica terribilmente dopo le qualifiche, nelle quali non riesce a fare meglio del 25° tempo. Occasione d’oro quindi per Deroue e Perez che partono dalla prima e terza posizione, con Tom Edwards a separarli. La gara vede Deroue e Perez lottare per la vittoria nel gruppo di testa, mentre da dietro la Carrasco cerca disperatamente di rimontare per entrare in zona punti. Al quinto giro arriva il primo colpo di scena con il ritiro di Scott Deroue per un guasto sulla leva del cambio che costringe l’olandese ad alzare bandiera bianca e a dire addio ai suoi sogni iridati. Con la Carrasco in quel momento fuori dalla Top-10, l’unico che poteva impensierirla è Perez che però è obbligato a vincere per laurearsi campione. Lo spagnolo ci ha provato ma all’ultimo giro non è riuscito a prendere la testa della gara chiudendo in seconda posizione alle spalle di Daniel Valle, alla sua prima vittoria in Supersport 300. Ana Carrasco chiude al 13° posto, quanto le basta per diventare campionessa mondiale della Supersport 300 per un solo punto di vantaggio su Perez!
A 21 anni, la pilota spagnola ha trovato la sua consacrazione a livello mondiale entrando direttamente nella storia del motociclismo, con i complimenti di due top rider come Jonathan Rea e Marco Melandri a celebrare l’impresa di Ana, che è stata un po snobbata nel passato in Moto3, dove non aveva colto risultati di rilievo, ma che ora in Supersport 300 è riuscita a rilanciare la sua carriera, con la speranza e l’augurio di vederla sempre più in alto.