Il week-end di Zandvoort del DTM si conclude con la prima vittoria stagionale del campione in carica, Marco Wittmann. Il tedesco sfrutta bene la sua partenza in prima fila bruciando immediatamente il pole man Augusto Farfus. La prima parte di gara molto consistente per il tedesco lo ha visto con un livello superiore rispetto alla concorrenza. Dopo il pit stop però la sua gara è diventata nettamente più insidiosa dato che per circa metà gara ha dovuto proteggersi dall’arrivo e quindi dalla pressione di Mike Rockenfeller.
Il due volte campione del DTM ha però preceduto il connazionale di Audi di otto decimi. La BMW porta a casa quindi una doppia vittoria nella trasferta olandese, ma a differenza di ieri questa volta deve accontentarsi del solo gradino più alto del podio dato che dal secondo al quinto posto si può parlare di monopolio Audi. A chiudere la top-3 Loic Duval al suo primo podio nella categoria. Seguono Mattias Ekstroem in difficoltà nella seconda metà di gara. Lo svedese ha dapprima accusato qualche vibrazione e quindi negli ultimi cinque minuti ha dovuto lottare contro un repentino calo della pressione dei propri pneumatici che lo hanno portato ad avere ben 7 avversari alle sue spalle nelle ultime tornate. A far da scudiero Nico Mueller che nell’ultimo giro ha protetto Ekstroem e sé stesso dagli attacchi di un agguerrito Gary Paffett.
L’inglese della Mercedes è stato l’unico pilota della casa ad essere immune alla sfortuna nel corso di questa gara. La sua C63 infatti è l’unica vettura della casa di Stoccarda a finire in top 10. Per gli altri portacolori dell’azienda della stella a tre punte, invece, tante forature e qualche ritiro. Engel 12° al traguardo è stato costretto al doppio pit stop (il secondo dei quali al 15° giro) per una lieve foratura alla ruota anteriore sinistra dovuta al contatto con René Rast (ritiratosi al termine del 10° giro) cinque giri prima. Mortara, che ha effettuato il pit obbligatorio al 22° giro, è stato vittima di una lenta foratura a partire dall’inizio del suo giro di rientro, che gli ha fatto perdere molto tempo oltre a quello speso per scontare una penalità. Stessa sorte di Engel anche per Lucas Auer. L’austriaco che si trovava al 9° posto è stato costretto a rientrare per una seconda sosta a causa di una foratura improvvisa sempre allo pneumatico anteriore sinistro, tre giri dopo il pit del suo compagno di team.
Ritiro invece per Wickens e Di Resta. Il primo è stato protagonista di un contatto con l’Audi di Green nel corso del quarto giro. Mentre Green è finito in testacoda ritrovandosi poi in fondo alla classifica, la Mercedes del canadese ha continuato per la sua strada prima di vedere una delle ruote forarsi e costringere così il pilota a rientrare per la seconda volta in due giri. Il ritiro per Wickens è però arrivato a un giro dal termine della corsa.
Per quanto riguarda la zona punti al seguito dell’unica Mercedes superstite c’è un altro plotone, quello della BMW con Martin davanti a Glock, Farfus e all’Audi di Green che chiude la zona punti. L’inglese ha sopravanzato la BMW di Spengler nel corso del penultimo giro.
Nel corso della gara sono da annotare le penalità, oltre a quella di Mortara, a Tom Blomqvist per aver tratto vantaggio uscendo dalla pista e a Bruno Spengler per jump start. L’inglese della BMW è stato inoltre protagonista di una scena insolita. Nel corso del giro di formazione è finito contro un cartellone di polistirolo che lo ha portato a partire dai box per permettere ai meccanici di montare una nuova portiera sinistra, dopo aver perso la prima durante questo strano contatto.
Classifica stravolta al termine di questo week-end a Zandvoort. Mattias Ekstroem si riprende la vetta dopo averla persa per un punto in seguito alla gara deludente di ieri. Lo svedese è ora primo a quota 125 punti. Segue con 7 lunghezze di gap il vincitore di oggi Marco Wittmann, quindi René Rast che resta fermo a 114. Sale al quarto posto Mike Rockenfeller con 103 punti, incalzato da Glock a 102, Martin a 100, Auer a 99 e Green a 98. Il DTM torna tra tre settimane sul tracciato del Nubrurgring.