Wittmann trionfa a sorpresa in Gara 1, Dovizioso grande 12°
08 Giugno 2019 - 16:10
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Da ultimo a primo: il sabato d'oro di Marco Wittmann a Misano

Dopo la folle gara in notturna dell’anno scorso sotto la pioggia, anche in questa stagione Misano inizia con una grande sorpresa. Infatti, nonostante partisse dall’ultimo posto in griglia, la vittoria di Gara 1 è andata a Marco Wittmann, bravo e fortunato a sfruttare a suo favore la sosta al primo giro e la Safety Car che ha compattato il gruppo per il ritiro di Joel Eriksson. Il due volte campione del DTM ha guidato in solitaria per tutta la seconda parte di gara, anche se negli ultimi giri Renè Rast ha provato il tutto per tutto per raggiungere il tedesco della BMW, ma si è dovuto accontentare di un, comunque, ottimo 2° posto che gli ha permesso di tornare in testa alla classifica piloti. Terzo posto a chiudere il podio per Loic Duval.
Poteva essere una giornata di gloria anche per l’Aston Martin e Ferdinand Habsburg (fermatosi al primo giro come Wittmann), ma l’austriaco nelle ultime fasi di gara è sceso dal 2° all’11° posto, tra gomme finite e scarsa competitività della sua Vantage. Grande prova, invece, per Andrea Dovizioso: il pilota della Ducati di MotoGP chiude 12° dopo una gara splendida tra battaglie accese con Fittipaldi e un sorpasso all’ultimo giro su Juncadella.

© Bonora Agency

Al via Rast scatta benissimo dalla pole position, mentre Aberdein resta fermo al palo e scende da 2° a 5°. Partenza splendida, invece, per Spengler che balza 3° dal 6° posto in griglia. Al termine del primo giro effettuano subito la sosta Wittmann e Habsburg e questa mossa si rivelerà azzeccata per il pilota della BMW: infatti, durante il secondo giro, si ferma in pista lo svedese Eriksson determinando l’uscita della Safety Car. Il gruppo si compatta e i due si possono riaccodare con un vantaggio strategico rispetto a tutti. Alla ripartenza resta tutto invariato in testa alla gara, mentre Eng rientra in Top 10 con i sorpassi su Glock, Dennis e Juncadella, e Aberdein perde due posizioni su Frijns e Mueller, scivolando al 7° posto. A questo punto inizia il classico valzer dei pit stop, che rimescola un po’ le carte nelle posizioni di vertice, con Van der Linde e Duval che riescono a sopravanzare Spengler in ottica di podio. Nel corso del quindicesimo giro si registra il secondo ritiro di giornata, con Frijns rimasto fermo in corsia box per un problema tecnico sulla sua Audi. Completate tutte le soste, la classifica vede Wittmann ampiamente 1° su Habsbrug, mentre da dietro riemerge il gruppone capitanato da Renè Rast, col tedesco che riesce a riprendere l’austriaco durante il ventisettesimo giro. Per il pilota dell’Aston Martin inizia ora un calvario che dura fino al termine della gara, scendendo inesorabilmente fino all’11° posto finale. Le cose si mettono male anche per Van der Linde, passato in successione da Spengler, Mueller, Rockenfeller, Eng e Aberdein, passando un possibile podio al 9° posto del traguardo. Al trentatreesimo giro si registra anche il terzo ritiro della gara, con Di Resta fuori per un ennesimo problema sulla sua Vantage. Nelle ultime battute di gara Rast prova a ricucire il distacco da Wittmann, ma il tedesco della BMW vince con poco più di 8 secondi sul connazionale dell’Audi, mentre nelle retrovie Dovizioso dà battaglia a Juncadella e riesce a prendersi il 12° posto con un bel sorpasso sul pilota spagnolo.
Quindi, oltre a Wittmann, Rast e Duval terminano a punti anche Spengler, Mueller, Rockenfeller, Eng, Aberdein, Van der Linde e Glock.

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