Gara 7
Fabian Coulthard, il kiwi sulla sua Holden sponsorizzata Lockwood riscatta lo sfortunato connazionale Scott Mclaughling, ritiratosi dopo qualche giro per un problema all’ impianto frenante. Coulthard ha preso il comando della gara dopo undici giri e ha controllato con autorevolezza gli avversari, soprattutto Van Gisbergen secondo all’ arrivo, incapace di contrastarlo . Per il neozelandese è un risultato che lo lancia a ridosso del leader del campionato Craig Lowndes, autore di una prova spenta e opaca. Stessa sorte è valsa per il suo compagno di squadra Jamie Whincup, nono è rimasto invischiato nelle retrovie per gran parte della gara ma non è stato incisivo come suo solito. Nota soddisfacente e dolente allo stesso tempo è il veterano ormai cinquantenne Russell Ingall, protagonista di una grande gara è successivamente penalizzato a pochi giri dal termine quando era il più veloce in pista ed aveva ormai un podio in tasca. Alla fine viene rilegato al decimo posto con una risalita di quattordici posizioni.
Gara 8
La seconda gara di giornata havisto sorprendentemente la prima vittoria nelle V8 Supercars della Mecedes dell’ Erebus Motorsport gestita dalla magnate australiana Betty Klimenko. A regalarle questa soddisfazione è Lee Holdsworth, tenace e freddo pilota che ha intrapreso con Coulthard una battaglia all’ ultima curva cercando di rosicchiare ogni centesimo giro dopo giro. Holdsworth ne aveva sicuramente di più del rivale che ha cercato in tutte le maniere ditenerlo a bada. La frenesia del ritorno di Winterbottom da dietro non ha giocato brutti scherzi al pilota della Mercedes, protagonista di un sorpasso spettacolare nel posto giusto, al momento giusto: a due giri dal termine. La corsa di Winterbottom lo relega al secondo posto, proprio dietro il folgorante Holdsworth; posto confermato anche in classifica alle spalle di Lowndes. Male, malissimo le Red Bull: Lowndes 16°, Whincup 19°.