Una delle note negative dell’inizio di stagione in Formula Uno è la scarsa competitività della McLaren-Mercedes. Se l’anno scorso il team diretto da Martin Whitmarsh terminò la stagione vincendo gli ultimi due gp e dominando il terzultimo prima del ritiro di Hamilton, quest’anno le cose sono decisamente cambiate, con Button e Perez ancora lontani dai team di vertice.
Per questo motivo sono piovute addosso molto critiche all’indirizzo di Woking: cambiamenti troppo radicali tra la ottima vettura dell’anno scorso e quella di quest’anno e mancata capacità di Whitmarsh di imporsi come leader sono state le principali accuse rivolte alla McLaren. Tuttavia il team principal della McLaren, a ESPN, ha respinto le critiche ai mittenti e ha difeso a spada tratta l’operato della squadra affermando: “Non mi piacciono queste voci che dicono che non ho personalità. Ci metto passione in tutto ciò che faccio e ovviamente non sono contento quando le cose non vanno come vorrei, ma tutti noi abbiamo un lavoro da fare e non mi tiro certo indietro a guardare le cose in faccia! Credo e spero di avere una certa capacità persuasiva sulla gran parte delle persone in McLaren: loro rispettano il fatto che io sia molto schietto, dato che dico sempre loro ciò che penso. ”
Ma di chi è la colpa di questo mediocre avvio di stagione? “E’ sempre facile fare dei nomi, magari di persone che non sono qui in questo momento e che non possono difendersi: non è nel mio stile. Non è così che lavoro e credo fermamente nelle capacità dei nostri piloti, dei nostri ingegneri; abbiamo a disposizione molte persone brillanti e illuminate. Sono sicuro che a breve riusciremo a tirare fuori il potenziale della monoposto. Già a Sepang abbiamo riscontrato dei miglioramenti senza aver utilizzato molti particolari nuovi rispetto a Melbourne, segno che abbiamo iniziato a capire meglio la vettura, a regolarla meglio.”