La Manor versione 2016 è una squadra completamente nuova rispetto a quella ammirata nello scorso 2015 quando, tra l’altro, si è presentata al via della stagione con telaio e motore dell’anno prima, affrontando mille difficoltà. Quest’anno, invece, il team con sede a Bunbury si è rinnovata profondamente trovando nuovi sponsor, che hanno portato budget economici importanti, e soprattutto il supporto di Mercedes (che fornisce le Power Unit) e Williams (da cui viene preso il retrotreno).
A questo si aggiunge la possibilità di far correre un pilota che, seppur giovanissimo (si tratta di un classe ’94), ha dimostrato di avere tantissimo talento, vincendo a soli 21 anni il campionato DTM con la Mercedes, che da sempre ha investito molto su di lui. Stiamo ovviamente parlando di Pascal Wehrlein, pilota tedesco di origini del Mauritius.
Wehrlein, intervistato da Motorsport.com, ha fatto subito intendere le forti ambizioni sue e del team per questa stagione agonistica, ammettendo che l’obiettivo primario in casa Manor è quello di andare a punti il più presto possibile.
“L’obiettivo mio e del team è quello di arrivare in zona punti quest’anno, anche se non sarà affatto semplice. Abbiamo fatto tre ottime gare fino a questo momento, andando molto vicino alla Top 10 in Bahrain (dove ha chiuso al 13° posto, ndr). In Cina è stato, invece, un po’ più difficile, sia perché siamo partiti in fondo per un mio errore in Q1 sia perché tutte le vetture sono arrivate in fondo alla corsa, evento davvero raro in Formula 1. Nella prima parte di gara abbiamo recuperato delle posizioni, poi la Safety Car ci ha complicato le cose dato che non siamo rientrati ai box e abbiamo dovuto lottare con macchine che avevano gomme più fresche. Il nostro degrado delle gomme è ancora troppo elevato e ne paghiamo le conseguenze in gara. Per questo motivo, infatti, siamo stati costretti a una sosta in più, perdendo la posizione nei confronti di Ericsson Se riuscissimo a lavorare bene e a risolvere questo problema, andare in zona punti potrebbe non essere così difficile”.