Ad Austin la storia non cambia. La situazione nella classe GTE è rimasta invariata rispetto a quello che abbiamo visto tre settimane fa sul tracciato tedesco del Nurburgring.
In classe GTE Pro domina la Porsche che mette a segno il secondo uno-due consecutivo. A vincere è nuovamente l’equipaggio della 911 RS3 #91 con Richard Lietz e Michael Christensen. Trionfo prezioso per il tedesco che guadagna punti sui rivali in ottica campionato. Alle spalle della vettura in vetta alla classifica c’è la gemella #92 guidata da Pilet e Makowiecki che ha tagliato il traguardo con solo 7.7 secondi di gap. I piloti secondi classificati non hanno reso la vita facile ai due della #91 nonostante Lietz fosse in testa alla classifica in campionato.
Podio che si chiude nello stesso modo in cui si era chiuso in Germania, ovvero con la Ferrari 458 Italia #71 di Rigon e Calado, i quali hanno accusato un ritardo di 16.6 secondi della vetta. I due sono stati autori di un’ottima rimonta andando a sorpassare le due Aston Martin e i compagni di squadra della #51 nel corso della gara. Bruni e Vilander che chiudono nuovamente all’ultimo posto. I due piloti della #51 hanno accusato problemi per la quarta gara consecutiva. Questa volta un contatto difettoso nella portiera di sinistra ha costretto i meccanici a sostituirla per far si che il pannello luminoso che indica il numero di gara fosse visibile. Quest’ultima però ha avuto problemi nella chiusura, costringendo Bruni a un’ulteriore sosta per montare la prima portiera modificata nel frattempo.
Tra le due Ferrari hanno chiuso le tre Aston Martin in netta difficoltà con la #99 di Rees/MacDowall/Stanaway che ha preceduto la #95 e la #97.
Maggior felicità per quanto riguarda la Ferrari impegnata in classe GTE Am che per il terzo evento consecutivo centra la vittoria con la 458 Italia affidata al team SMP Racing. Andrea Bertolini, Victor Shaytar e Aleksey Basov hanno chiuso con oltre 40 secondi di vantaggio sulla Porsche 911 #88 di Ried/Al Qubaisi/Bamber. A chiudere il podio la Ferrari #83 gestita da AF Corse con Aguas/Perrodo/Collard, anch’essi penalizzati dall’ormai famoso minuto di stop/go per “Pit Stop Infringement”. Solo quarta la Porsche #77 di Patrick Dempsey, Patrick Long e Marco Seefried.
Quinto posto per la prima delle Aston Martin con la #98 di Lauda/Lamy/Dalla Lana. A meno di tre decimi la seconda della Aston in cui ha corso Benny Simonsen, fratello di Allan scomparso due anni fa nelle fasi iniziali della 24 Ore di Le Mans, proprio alla guida di una delle vetture schierate dalla casa britannica.
La classifica piloti vede ora Richard Lietz allungare a 11 lunghezze il proprio vantaggio su Davide Rigon e James Calado. A 18 punti il compagno di squadra Michael Christensen. 19.5 sono i punti di svantaggio accumulati dopo 5 gare dai campioni del mondo in carica Gimmi Bruni e Toni Vilander.