Al Fuji, per la sesta tappa della stagione 2015 del Mondiale Endurance, nemmeno la pioggia è riuscita a fermare lo strapotere della Porsche mostrato nel corso di questa annata. Le due vetture della casa di Stoccarda, partite in prima e seconda posizione, hanno faticato nelle prime fasi di gara perdendo la leadership della corsa a causa di un dritto della #17 e di un tamponamento da parte della Toyota #2 ai danni della Porsche #18 con conseguente testacoda.
L’armata tedesca non si è data per vinta con la Porsche #18 che è riuscita a riportarsi in testa alla corsa, salvo poi lasciarla al termine ai compagni della #17 (più avanti in classifica piloti, ndr), i quali sono andati a conquistare la vittoria giapponese. Terzo trionfo consecutivo (dopo quelli del Ring e di Austin) per l’equipaggio formato da Mark Webber, Timo Bernhard e Brandon Hartley. Il trio, con questo successo, si è portato in testa alla classifica con 129 punti e uno solo di gap rispetto ad Andrè Lotterer, Marcel Fassler e Benoit Treluyer, giunti quest’oggi al terzo posto. Tra i due equipaggi la seconda delle Porsche, la #18 con Jani, Dumas e Lieb, i quali sono stati i veri protagonisti della gara del sol levante. A chiudere la classifica delle LMP1 troviamo l’Audi #8, quindi le due Toyota staccate di due giri dalle Porsche, con la #1 dei campioni del mondo che ha precedeuto la #2.
Per quanto riguarda le LMP1 private la Rebellion torna al successo con l’equipaggio formato da Nicolas Prost e Mathias Beche. Segue a quattro giri la ByKolles. Sfortunata la seconda delle Rebellion che ha chiuso all’ultimo posto nella classifica generale della gara.
In LMP2 la vittoria viene confermata dai pilota della G-Drive Racing #26, ovvero Roman Rusinov, Julien Canal e Sam Bird che bissano il successo ottenuto tre settimane fa sul tracciato statunitense di Austin. Alle loro spalle la Alpine #36 di Panciatici, Chatin e Capillaire. Molto più combattuta, invece, è stata la sfida per il terzo gradino del podio che ha visto protagonisti la G-Drive Racing #28 e la KCMG. La battaglia si è risolta con Yacaman (G-Drive) che ha tamponato Howson (KCMG) a pochi minuti dal termine. Il colombiano ha portato sul podio anche i team-mate Derani e Gonzalez, mentre la commissione gara non ha inflitto alcuna penalità alla vettura dopo la vicenda di fine gara.