Wayne Taylor Racing guida la tripletta Cadillac a Sebring, vittoria Corvette in GTLM
19 Marzo 2017 - 9:54
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1-2-3 targato Cadillac nella classica di durata in Florida, in GTLM uno strepitoso stint finale di Garcia regala la vittoria alla Corvette

Il Wayne Taylor Racing si concede il bis e conquista il secondo appuntamento del campionato IMSA, questa volta nella 12 ore di Sebring, dopo la vittoria trilling a Daytona di fine gennaio, sempre in Florida per altro. Nonostante una qualifica non brillantissima, che ha posizionato la Cadillac su base Dallara #10 in sesta posizione in griglia, i fratelli Taylor ed il debuttante Alex Lynn hanno prima recuperato senza correre troppi rischi fino alle posizioni di testa, per poi duellare per quasi 10 ore con la vettura gemella dell’Action Express. I continui cambi di leadership si sono susseguiti fino all’ultima ora di gara, quando ormai le tenebre avevano avvolto lo sconnesso e tortuoso circuito statunitense. Proprio in quel frangente è arrivata la mossa che avrebbe blindato la vittoria a favore della Cadillac nero/blu. Il muretto box del team Taylor è stato bravissimo a cambiare strategia nel momento perfetto, chiamando in anticipo il loro DPi per l’ultima sosta, proprio mentre la direzione gara mandava in pista la safety car. Da qual momento in poi è bastato gestire i tanti doppiaggi in pista ed il buon margine sulla Cadillac di Albuquerque, per poi tagliare il traguargo con circa 13 secondi di vantaggio. Completa il podio l’altra Cadillac DPi #31, che dopo aver condotto le prime fasi di gara è incappata in una collisione con una Nissan DPi ESM, causata da un’incomprensione mentre il prototipo del Tequila Patron rallentava per rientrare ai box. La sosta forzata ai box è costata al DPi americano due giri di ritardo dai battistrada, che non sono stati più recuperati. Quarta posizione finale per l’Oreca 07 Gibson del team JDC-Miller, che per buona parte della 12 ore aveva lottato per il terzo gradino del podio, anche grazie ai guai altrui. Causa un passo gara non esaltante però, non hanno potuto niente contro la ben più veloce Cadillac del Whelen Engineering. Quinta piazza per la Mazda DPi #55, mai in lotta per le posizioni che contano, complice la poca competitività del prototipo con veste e motore nipponico, e qualche problema di troppo di affidabilità. Tanta sfortuna, ancora una volta, per il team Rebellion Racing. Dopo aver conquistato la pole ed aver condotto la primissima fase di gara, confermandosi l’unica vettura in pista a poter dare del filo da torcere alle Cadillac, ha dovuto fare i conti con un’infinita seria di guai elettrici. Ultimo l’alternatore, che ha messo la parola fine in grande anticipo sulla gara del trio di lusso Buemi, Jani, Heidfeld.

Un Carcia da urlo con la Corvette C7.R

Come spesso è accaduto nelle passate edizioni, quella tra le GTLM è stata la battaglia più intensa e spettacolare. Fino alla fine tutti i marchi presenti in pista erano in lotta per la vittoria, con le Ford manco a farlo a posta che provavano a dare lo strappo decisivo. Non avevano fatto però i conti con uno scatenato Antonio Garcia. Il pilota della gialla Corvette è entrato in azione per l’ultimo stint di gara a circa due ore dal termine. Da quell’istante in poi è stato una furia. Dapprima ha ricucito il distacco dalle tre Ford GT che stavano comandando la gara, per poi infilarle una ad una e lasciarle alla lotta per le ultime due posizioni sul podio…strepitoso. Proprio mentre le vetture americane lottavano per la vittoria però, a pochi secondi di distacco si faceva minacciosa la coppia Makowiecki-Calado, con quest’ultimo alle prese con una 488 “quasi vergognosamente” vittima del BoP ( ultimi in qualifica a quasi 8 decimi dalla BMW che li precedeva ). Nonostante ciò i piloti del team Risi sono riusciti a tenere duro per l’untera gara e, grazie anche alle 6 neutralizzazioni, si sono ritrovati a pochi secondi dal podio. Mentre la Porsche rientrava nel momento sbagliato per l’ultimo pit, la 488 riusciva ad infilarsi nella lotta per il podio con le tre Ford. Seconda posizione dunque per la Ford GT #66, terza piazza per la vettura italiana che è riuscita dunque a tenersi dietro le restanti Ford GT. Sesta posizione per l’unica BMW al traguardo, mentre chiudono in settima ed ottava posizione le due Porsche 911 RSR, nonostante avessero messo in mostra un ottimo passo gara.

In GTD svetta la Mercedes AMG GT3 del Riley Motorsports che ha letteralmente dominato la 12 ore dall’inizio alla fine. Seconda piazza per la 488 della Scuderia Corsa, che si riscatta in parte dopo la sfortunatissima 24 ore di Daytona. Terzo gradino del podio per l’altra Mercedes AMG GT3 del SunEnergy che al venerdi aveva conquistato la pole, ma qualche errore di troppo dei propri piloti li ha tagliati fuori per la vittoria finale.