BAHRAIN – La stagione 2013 del Mondiale Endurance è arrivata alla conclusione. La tappa finale del campionato è stata la 6 ore del Bahrain caratterizzata dal passaggio da giorno a notte grazie all’utilizzo del nuovo impianto di illuminazione del circuito bahrenita. Le qualifiche del venerdì sono state dominio Toyota dato che entrambe le vetture nipponiche sono riuscite a conquistare la prima fila. Davanti a tutti la TS 030 #7 di Wurz-Lapierre-Nakajima, seguita dalla #8 di Buemi-Davidson-Sarrazin. Seconda fila per le 2 Audi con la #1 di Treluyer-Fassler-Lotterer che ha preceduto di circa 2 decimi la #2 di Duval-Kristensen-McNish. In classe GTE-Pro la Porsche #92 di Lieb-Lietz ha conquistato la pole mentre i leader della classifica Darner-Mucke, sulla Aston Martin #97, sono solo in 3a posizione. Dietro di loro la Ferrari 458 Italia #51 del team AF Corse con Bruni-Vilander, in sesta posizione invece la #71 di Fisichella-Kobayashi.

La 6 ore del Bahrain regala molti colpi di scena nel corso della gara, infatti ben 3 dei 5 prototipi della classe LMP1 sono stati costretti al ritiro. La prima ad accusare problemi è stata la Lola-Toyota #12 del Rebellion Racing, quindi la Toyota #7 e l’Audi #2. L’altra Audi, la #1 invece è stata più volte coinvolta in scontri con le vetture GT. Dapprima un contatto con la Ferrari del Pecom Racing che ha portato all’esposizione della bandiera bianco/nera, in seguito per un sorpasso in regime di bandiere gialle, è stata costretta ad effettuare un Drive Trough. Nemmeno in LMP2 sono mancati i colpi di scena. La Oreca 03 #49 del Graves Motorsport, inizialmente in testa alla gara, è stata sorpassata dalla vettura del team G-Drive dopo un dritto all’ultima curva e in seguito, sempre all’ultima curva è andata violentemente ad impattare contro le barriere, il che ha annullato totalmente le speranze di vincere e di arrivare sul podio. Il fatto più clamoroso della gara però è accaduto in GTE-Pro. L’Aston Martin che ha dominato in lungo e in largo il campionato è stata ridimensionata dalla potenza delle Ferrari, inoltre, la vettura #97 che si contendeva il titolo contro AF Corse, è stata vittima di problemi che l’hanno costretta a lunghe soste ai box.

L’ultima gara della stagione si è quindi conclusa con la vittoria di Buemi-Sarrazin-Davidson a bordo della Toyota TS030 #8, vettura che vince così il suo primo evento da quando è scesa in pista per la prima volta. Alle spalle del prototipo della casa nipponica si è piazzata l’Audi #1 di Fassler-Treluyer-Lotterer a 70 secondi dai primi classificati.

A chiudere il podio non c’è come di consueto una terza vettura della classe LMP1, bensì la Oreca 03 #26 del team G-Drive Racing (classe LMP2) con Rusinov-Martin-Conway. Seconda posizione di classe per la OAK Racing #24 di Pla-Hansson-Brundle che non riescono però a conquistare il titolo piloti che va a Plowman-Gonzalez-Baguette classificatisi quarti. Al terzo posto invece la Zytek #41 di Wirdheim-Reip-Lancaster.

Nona posizione assoluta e vittoria di classe GTE-Pro per la Ferrari #51 di Bruni-Vilander che permette così al pilota romano di riconfermarsi campione del mondo GT Endurance. Seconda posizione per la Porsche #91 di Bergmeister-Pilet, quindi l’altra Ferrari, la #71 di Fisichella-Kobayashi. Con il terzo posto, Fisico riesce a conquistare la seconda piazza nella classifica piloti a 10 punti dal compagno di team Gimmi Bruni. Gli ex-leader della classifica portano a casa 0 punti rimanendo quindi a 125.5.

Classifica pilota a fine stagione: 1. McNish-Duval-Kristensen (162 pts) / 2. Lotterer-Treluyer-Fassler (149.25) / 3. Davidson-Buemi-Sarrazin (106.25)

FIA Endurance Trophy for LMP2: 1. Baguette-Plowman-Gonzalez (141.5 pts) / 2. Brundle-Hansson-Pla (132.5) / 3. Martin-Rusinov-Conway (132)

WE Cup for GTE-Pro: 1. Bruni (145 pts) / 2. Fisichella (135) / 3. Turner-Mucke (125.5)

GTE-Pro Teams: 1. AF Corse (145 pts) / 2. Aston Martin Racing (128.5) / 3. Porsche AG Team Manthey (126)

La stagione 2014 comincerà il prossimo 20 aprile e si aprirà con la 6 ore di Silverstone.