Renè Rast continua a scrivere pagine di storia del DTM: dopo il totale en-plein ottenuto al Nurburgring, con pole e vittoria in entrambe le gare e la conquista del maggior numero di punti possibile, anche il Red Bull Ring diventa asfalto fertile per il campione in carica, centrando i due successi in terra austriaca. Il tedesco vola così a quattro vittorie consecutive, un fatto che non accadeva dagli anni ’90 con Nicola Larini e Alessandro Nannini, quando con le loro Alfa Romeo dominavano la scena del DTM. Il tedesco dell’Audi, grazie a queste due vittorie, resta ancora aggrappato al sogno iridato, anche se il distacco di 30 punti da Paul Di Resta a due sole gare dalla fine è abbastanza proibitivo. Rast, comunque, deve ringraziare l’ottimo lavoro svolto da Nico Mueller che, leader della gara fino al termine delle soste, gli ha lasciato la vittoria e lo ha “scortato” al traguardo, con una bella doppietta Audi per festeggiare ottimamente la centesima vittoria in DTM della casa di Ingolstadt. Il terzo gradino del podio è andato a Gary Paffett, sfortunato con un cambio gomme troppo lungo, ma che è riuscito ad avere la meglio nella lotta con Paul Di Resta; lo scozzese si è accontentato del 4° posto, pensando a cercare di portare a casa un buon numero di punti per mantenere la vetta della classifica piloti.
Al via le posizioni di vertice restano immutate, con Paffett che comanda il gruppo davanti a Mueller e Di Resta, ma dietro di loro appare la sagoma rossa dell’Audi di Renè Rast, scattato molto bene dall’8° posto in griglia e ora 4°. Chi invece ha fatto passi indietro è il nostro Mortara, scivolato da 4° a 7°. La leadership di Paffet dura poco, perchè al terzo giro Mueller attacca l’inglese e lo passa, tentando fin da subito di imporre il proprio ritmo e scappare via. Intanto, mentre vengono comminati 5 secondi di penalità a Farfus per uno scorretto posizionamento sulla griglia di partenza, inizia il valzer dei pit-stop, oggi inaugurato da Auer. Proprio le soste saranno la svolta chiave di Gara 2: infatti, al sedicesimo giro, Rast rientra per primo tra coloro del gruppo di testa e la strategia si rivelerà azzeccatissima, visto che riuscirà a sopravanzare Di Resta e Paffett grazie alle gomme più calde. L’inglese, inoltre, perde anche la posizione sullo scozzese per via di una sosta lenta causata da uno svitamento difettoso della posteriore destra. Ma Paffett sente di averne di più del rivale in campionato e al venticinquesimo giro compie il controsorpasso che lo riporta virtualmente sul podio con le due Audi. Proprio Mueller e Rast iniziano ad avvicinarsi sempre più e al ventottesimo giro il tedesco supera senza problemi lo svizzero, che gli lascia la porta aperta alla Remus, facendogli da scudiero fino al termine della corsa. L’ultima decina di giri regala ben poche emozioni rispetto alla gara di ieri, con Juncadella che tenta un attacco killer su Glock finendo da solo nella ghiaia ed Eng che, con gomme fresche, risale fino al 9° posto.
Quindi, insieme a Rast, Mueller e Paffett, terminano a punti anche Di Resta, Eriksson, Wehrlein, Glock, Rockenfeller, Eng e Mortara.
Paul Di Resta, col 4° posto di oggi, mantiene la leadership del campionato piloti con 229 punti, ma arriverà al round finale di Hockenheim, fra tre settimane, con solo 4 lunghezze di vantaggio su Gary Paffett (225). A 30 punti di distanza, ma ancora matematicamente in lotta per il titolo, c’è Renè Rast, a quota 199, e il tedesco, attualmente, è il pilota più in forma dell’intero DTM. Nulla sarà scontato, sarà un finale di stagione col cuore in gola.