Tanto attesa, la pioggia ha fatto finalmente capolino sul circuito di Le Mans, scompigliando in maniera drastica le carte in tavola a chi doveva assolutamente riscattare un venerdì in salita. Questo non è il caso però di Maverick Viñales, già perfettamente a suo agio sull’asciutto, di velluto anche sul bagnato. Impressionante il balzo in avanti compiuto dallo spagnolo in queste condizioni, specialmente rispetto alle prestazioni opache offerte nel corso dei suoi primi due anni in MotoGP. 1.42:498 il crono, siglato proprio nei secondi conclusivi del turno, risultato finale di una lunga serie di giri veloci.
Chiude secondo Marc Marquez, a rinnovare il duello cronometrico fra i due iberici. Un decimo e ottanta millesimi il distacco del #93, leggermente più impiccato e più insicuro nelle traiettorie, quasi come se il proverbiale limite fosse stato già raggiunto. E’ terzo Jack Miller, a quasi mezzo secondo. Impressiona, però, la delicatezza dell’australiano, forte di staccate precise e traiettorie fluide, che spesso invece ci ha abituato ad una guida aggressiva e scriteriata. Quarto posto per Alex Rins, a quasi un secondo dal leader e costretto, insieme ad altri, a passare dalle forche caudine della Q1. Ottimo quinto Johann Zarco, decisamente più in confidenza sul bagnato che sull’asciutto, davanti alla prima delle Ducati ufficiali, quella di Danilo Petrucci, sesto. Risale bene Jorge Lorenzo, 7°, mentre conferma la giornata positiva di KTM Pol Espargaro, 8°.
Cautela per i due top rider italiani. Andrea Dovizioso è 9°, ad un secondo e due da Viñales, ma è risaputo che in turni non ufficiali, per giunta sotto la pioggia, il Dovi non corre troppi rischi. Discorso leggermente diverso per Valentino Rossi. Il Dottore, infatti, ha operato delle importanti modifiche alla moto, riscendendo in pista verso la fine del turno, non montando però le gomme nuove, bensì una coppia di soft da bagnato usate, chiudendo con un distacco non troppo esorbitante. Turno positivo per Joan Mir, 11°, alla prima sessione sul bagnato in sella ad una MotoGP, che precede gli altri due rookies, Miguel Oliveira e Fabio Quartararo. In netta difficoltà Cal Crutchlow, solitamente specialista di queste condizioni, così come Franco Morbidelli, rapido ed efficace ad inizio turno. Buio pesto, infine, in casa Aprilia, con Aleix Espargaro 20° e Andrea Iannone ultimo.