Per Maverick Viñales il weekend qatariota si è rivelato più difficile del previsto. Sempre a ridosso della top 10, il pilota di Figueres ha concluso le FP3 addirittura in ventesima posizione. E’ stato necessario allora rivedere da zero il setting della sua M1, per consentirgli almeno il passaggio in Q2, ma ciò non si è rivelato di grande aiuto. Dopo delle buone FP4 in termini di passo gara, Viñales ha concluso al secondo posto le Q1, dietro Miller, e non è riuscito ad andare oltre la dodicesima posizione in Q2, a più di tre decimi dal compagno di box.
Maverick ammette gli errori commessi, ma non perde le speranze: “Per il mio feeling ed il mio stile di guida, abbiamo sbagliato tutto nei test invernali: la messa a punto era stata completamente in un’altra direzione, quindi ora dobbiamo lavorare duro per cercare di fare la miglior gara possibile. Se posso guidare come nella FP4 e stare tranquillo, avrò sicuramente la possibilità di recuperare molto“.
A quanto pare, nel box Movistar sembrano ripresentarsi i fantasmi della seconda metà del 2017, dove la M1 stellare delle prime tre gare diventava sempre più una moto complicatissima da mettere a punto, fintanto da mandare in crisi i due piloti.
Nonostante le diificoltà, l’alfiere Yamaha non si arrende e spera di trarre dalla sua desolazione un motivo in più per fare bene in gara: “L’importante è essere in grado di spremere la moto al limite. Non sono stato in grado di farlo come ha Zarco, ma non ci sono scusanti. Dovrò essere aggressivo all’inizio della gara e poi vedremo dove siamo“.