La Verizon IndyCar Series continua a offrire emozioni e spettacolo in pista, grazie a gare sempre avvincenti e a continui scombussolamenti nella classifica piloti. Scott Dixon, forte di ottime prestazioni dal GP di Indianapolis in poi, si è portato in testa al campionato, ma col secondo posto ottenuto alla Iowa Corn 300 Josef Newgarden ha rilanciato con grande vigore le sue quotazioni in prospettiva iridata, portandosi a 33 punti di distacco da Dixon.
Ma oltre agli spunti provenienti dalle gare, la IndyCar fa parlare di sé anche per i progetti per gli anni venturi. L’arrivo dei nuovi e più potenti motori V6 ha già riscosso l’interesse di più di un costruttore, e la possibile fine del monopolio Dallara al termine del 2021 è un altro tema di dibattito in America. Negli ultimi giorni è stato il lavoro per la definizione del calendario 2019 ad accendere l’entusiasmo degli appassionati e degli addetti ai lavori, dato che si è saputo che la IndyCar è più vicina che mai a tornare a correre a Laguna Seca.
Il circuito californiano è uno dei più rinomati al mondo: la curva del Cavatappi è fra le più difficile e particolari, e proprio con dei sorpassi spettacolari in quella zona della pista Alex Zanardi nella CART e Valentino Rossi in MotoGP hanno scritto pagine epiche di motorsport. Laguna Seca ha ospitato ininterrottamente la CART/Champ Car dal 1983 al 2004, salvo poi concentrarsi su altri eventi, Motomondiale in primis, e far spazio al Sonoma Raceway. Il contratto di Sonoma con la IndyCar scade alla fine di quest’anno, e questo fattore ha permesso ai vertici della categoria di riallacciare i rapporti coi gestori dell’impianto di Laguna Seca, fino all’accelerazione delle trattative delle ultime due settimane.
Martedì prossimo si terrà una votazione del board dei supervisori per valutare la proposta avanzata dalla IndyCar. Qualora il consiglio avanzasse un parere positivo, il ritorno della serie americana a ruote scoperte a Laguna Seca diventerebbe realtà. Mark Miles, CEO della Hulman & Co., martedì sarà presente sul luogo per assistere ai lavori del board e per tenere una conferenza stampa nel caso in cui tutto andasse secondo i piani.
