La Ferrari ha un estremo bisogno di riscatto dopo un inizio di mondiale alquanto deficitario. La scuderia di Maranello è riuscita a cogliere solamente due terzi posti nelle prime tre gare del campionato, e solamente nel GP del Bahrain ha avuto una macchina in grado di conquistare la vittoria, con Charles Leclerc stoppato solamente da un cortocircuito alla power unit mentre si stava involando a trionfare per la prima volta in carriera. A Baku la Ferrari vuole ripartire da zero e cominciare a colmare il divario di 57 punti che la separa dalla Mercedes nella classifica costruttori.
Sebastian Vettel, che in Cina ha ottenuto il primo podio stagionale, non vede l’ora di scendere in pista e portare a casa un buon risultato nel GP d’Azerbaijan, anche se è consapevole che Baku è un tracciato che presenta delle insidie. “Questo circuito ha un tratto lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra – ha spiegato il quattro volte campione del mondo al sito ufficiale del Cavallino Rampante – La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 sembrano anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago! Non c’è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio mettersi d’accordo su chi deve passare per primo. Una delle sfide di Baku è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c’è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare”.