Sebastian Vettel è il grande sconfitto del Gran Premio del Messico, non solo per aver gettato via in partenza una vittoria che sembrava essere tranquillamente alla portata della Ferrari, ma perché è definitivamente fuori dai giochi nella lotta per il titolo, assegnato con due gare d’anticipo al suo rivale Lewis Hamilton.
Il pilota della Ferrari non è stato autore di un buono spunto al via e l’enorme rettilineo tra la linea di partenza e la prima curva ha dato la possibilità a Verstappen (che partiva in prima fila con lui, ndr) di prendergli la scia e attaccarlo immediatamente, prima del patatrac – volontario oppure no – proprio con Hamilton, che ha costretto entrambi a una sosta anticipata.
“So che la squadra ha lavorato molto e ciascuno ha fatto del suo meglio, ma non abbiamo ottenuto quello che volevamo. E’ dura tagliare il traguardo e rendersi conto di non essere più in lotta – ha detto sconsolato Vettel nel post-gara – Ho lottato fino in fondo, dando il massimo. Ovviamente negli ultimi giri, quando avevo un grande distacco da Kimi, sarebbe stato difficile per me avvicinarmi senza che succedesse qualcosa, come una Safety Car, ma continuavo a crederci: e alla fine non è successo. Non è un gran giorno per noi, ma oggi è la giornata di Lewis e mi sono congratulato con lui. Domani ci sveglieremo e sarà un altro giorno. La squadra sta crescendo e ci sono tanti aspetti positivi. In fin dei conti, credo che siamo sulla strada giusta”.