Per la prima volta in stagione si vedono sul podio entrambe le Red Bull, con Vettel 2° e Ricciardo 3°. Per il tedesco quattro volte campione del mondo è il miglior risultato stagionale, dopo i due terzi posti rimediati in Malesia e Canada. Un bel risultato che dà morale a Sebastian Vettel, dopo un’annata travagliata, passata tra mille sfortune, ritiri e problemi di ogni di tipo di affidabilità sulla sua RB10. Sopratutto dopo che venerdì aveva patito dei problemi alla Power Unit Renault, che gli hanno fatto perdere tantissimo tempo utile. Ma è stato autore di una gara solida e tosta, in cui è stato l’unico a provare a tenere il passo di Lewis Hamilton nella prima parte di gara, per poi difendersi strenuamente alla fine, quando le gomme erano ormai arrivate alla fine del loro ciclo prestazionale.
E queste solo le sue parole al termine della corsa: “Dopo un venerdì come quello passato qui, sarebbe stato facile buttarsi giù. Ma io e il team non ci siamo demoralizzati, lavorando duramente per tutto il resto del weekend. Ieri avremmo potuto fare la pole e il podio di oggi è un grande riconoscimento per tutti gli sforzi che stiamo facendo per migliorare. Sono veramente contento di poter tornare sul podio dopo tante gare sfortunate. Ho fatto davvero un’ottima partenza e poi la gara è stata più che normale. Per nostra sfortuna la Safety Car è entrata nel momento sbagliato, proprio poco dopo aver fatto la seconda sosta. Alla fine non potevo lottare con Lewis, perché lui aveva gomme fresche, mentre le mie erano ormai finite. Era impossibile puntare alla vittoria, direi che il secondo e terzo posto di oggi sono il massimo a cui potevamo puntare“.
Gli fa eco anche un soddisfatto Daniel Ricciardo, al suo quarto podio stagionale, oltre alle tre vittorie di Canada, Ungheria e Belgio: “Al via ho avuto un calo di potenza che non mi ha permesso di fare una buona partenza. E’ per questo che Sebastian e Fernando mi hanno superato. E proprio Fernando avrebbe dovuto ridarmi la posizione, dopo che ha fatto il lungo alla prima curva, visto che era ancora dietro a me quando ha frenato. A Sebastian ha ridato la posizione, ma non a me e francamente non lo capisco. Alla fin fine sono comunque soddisfatto di questo podio e della prestazione della vettura, che ha tenuto un ritmo non molto inferiore a quello della Mercedes. Negli ultimi giri ero molto vicino a Sebastian, ma lui si è difeso alla grande e non c’era modo di passarlo“.