SUZUKA – Esattamente come avvenuto nel 2017, il corso del mondiale di Formula 1 si è improvvisamente capovolto a partire dal GP d’Italia. Tredici mesi fa Hamilton andò in testa al campionato con il successo conquistato a Monza e non lasciò più la leadership, guadagnando tantissimi punti su Vettel nelle gare asiatiche a causa degli incidenti e dei problemi d’affidabilità avuti dal pilota della Ferrari. Quest’anno la storia è la stessa, col pilota tedesco che a partire dalla gara di casa del team con sede a Maranello ha perso una marea di punti sul suo rivale per la conquista del titolo.
La Ferrari, dopo una trasferta difficile in quel di Sochi, si è presentata con voglia di riscatto a Suzuka, ma le qualifiche sono state un’altra Caporetto per il Cavallino Rampante. Vettel e Raikkonen sono stati mandati in pista con gomme intermedie all’inizio del Q3 con pista appena umida, mentre gli altri hanno subito potuto piazzare un giro veloce con le gomme da asciutto. Hamilton ha così conquistato la pole, mentre i piloti della Ferrari hanno dovuto rientrare al box in tutta fretta per mettere gomme super soft nuove, e si sono ritrovati a girare mentre ricominciava a piovere. Il risultato di questo incredibile errore del muretto box si è tradotto in una quarta posizione per Raikkonen e una nona per Vettel, autore di un lungo alla curva Spoon nell’unico giro veloce a disposizione.
“Abbiamo deciso assieme, quindi questo è irrilevante – ha dichiarato il pilota tedesco al microfono di Mara Sangiorgio – Alla fine non importa chi fa una determinata scelta. Non è solo una persona che decide: io ero d’accordo a utilizzare la gomma intermedia. E’ stata una decisione condivisa, e come si è visto sbagliata. Potevamo fare un’altra scelta, ma è andata così. Non ci sono molti modi per interpretare questa scelta; stava per piovere e pensavamo potesse piovere di più. Subito non è scesa acqua, ma ha piovuto dopo sei minuti. Se fosse arrivata la pioggia cinque minuti prima la storia sarebbe stata diversa, e saremmo stati degli eroi con un’idea geniale. Ora invece sembriamo degli idioti, perciò è molto difficile vedere quanto è successo da varie prospettive. Sono cose che succedono. Non e’ stata la miglior sessione di qualifica: ci sono state altre situazioni simili a quella di oggi. Ma io non sono la persona da incolpare, le decisioni vengono prese a livello di team e a livello di team ci prendiamo le conseguenze”.