Il campionato 2017 di Formula 1 doveva essere quello della rivoluzione. Rivoluzione di aerodinamica, gomme e valori in campo. L’ultimo mondiale ha sì portato macchine e gomme molto diverse, con prestazioni sul giro incredibili, ma dal punto di vista sportivo non ha portato grandi novità. Dopo tre anni di egemonia, la Mercedes si è nuovamente confermata campione costruttori, e Lewis Hamilton ha conquistato il suo quarto titolo piloti. Più che una rivoluzione, una restaurazione.
Nel 2018 però Ferrari e Red Bull sono pronte a dare del filo da torcere alla Mercedes. Negli ultimi giorni è stata in particolar modo la Red Bull a sottolineare di avere grandi ambizioni in vista della prossima stagione. L’obiettivo della scuderia di Mateschitz, come specificato da Helmut Marko e Max Verstappen, è la conquista dei titoli costruttori e piloti. L’anno scorso la Red Bull era partita con lo stesso intento, ma già nei test ha capito di non avere una vettura in grado di raggiungere lo scopo prefissato. La mancanza di correlazione tra i dati della pista e della galleria del vento ha costretto la squadra anglo-austriaca a correre in difesa nella prima parte del campionato, per poi tornare a essere competitiva dopo la pausa estiva grazie a un ottimo lavoro di sviluppo svolto sulla RB13.
“Siamo pronti per il 2018 – ha confidato Marko a Sport Bild – Negli anni passati abbiamo avuto dei problemi tecnici nelle prime gare, ma ora tutto sta procedendo secondo i piani. Sono sicuro che saremo competitivi sin dal primo test, e confido sul fatto che continueremo la striscia positiva che abbiamo iniziato nell’ultima parte del mondiale 2017″.
Anche Verstappen è dello stesso avviso: “Voglio vincere il titolo, e voglio diventare campione del mondo il prima possibile. La Red Bull può diventare campione anche con un motore leggermente inferiore a quello degli avversari: lo ha già dimostrato quattro volte in passato”.