Un martedì di test sorprendente in Bahrain, tra la pioggia che ha condizionato la giornata e la grande prova di Mick Schumacher. Il giovane tedesco, figlio del grande Michael, per la prima volta al volante di una monoposto moderna di Formula 1 e, sopratutto, con quella Ferrari che ha consacrato il padre, ha chiuso col secondo miglior tempo assoluto, battuto a solo mezz’ora dalla fine da Max Verstappen. Infatti, l’olandese della Red Bull ha bloccato il cronometro sull’1:29.379 con mescole C3, circa sei decimi meglio di Mick Schumacher, fermatosi sull’1:29.976 con le gomme C5, ovvero le più veloci della Pirelli. Il 20enne pilota della Prema in F2 ha stupito tutti per la costanza e l’impeccabilità al volante, visto che su 56 giri compiuti non ha commesso nemmeno un errore. Il tutto sotto gli occhi emozionati di mamma Corinna, con Mick che ha fatto rivivere a tutti i tifosi della Ferrari e agli appassionati il mito di suo padre che potrebbe, in un prossimo futuro, ripetersi in lui.
Ma l’altra grande e inaspettatissima protagonista di oggi è stata la pioggia, che per ben quattro ore ha bloccato l’attività di team e piloti, che sono stati colti alla sprovvista nella tarda mattinata. Il tracciato di Sakhir si è bagnato intensamente e solo per gli ultimi 90 minuti le vetture hanno potuto rimettere le ruote in pista.
Il terzo miglior tempo della giornata, a completare una Top 3 giovanissima, è andato a Lando Norris, che ha corso solo nel pomeriggio, visto che la mattinata è stata appannaggio di Carlos Sainz, 9°. In casa Mclaren, però, c’è stata una graditissima guest star, con Fernando Alonso che si è messo al volante della MCL34 per conto della Pirelli, testando nuove soluzioni per le mescole; lo spagnolo ha fatto segnare l’11° tempo, completando 64 giri.
Il premio per il maggior numero di giri completati, però, è andato a Lewis Hamilton (6° assoluto oggi), con 77. La Mercedes si è concentrata maggiormente sul testare nuove componenti, lasciando da parte il mero riscontro cronometrico. Dopo un inizio di stagione con due doppiette nelle prime due gare, il team tedesco non vuole dormire sonni tranquilli, visto che la prestazione in Bahrain della Ferrari ha messo in evidenza la competitività (ma anche la fragilità) del Cavallino Rampante. Da segnare anche le ottime prove di Romain Grojsean e Alexander Albon, che con Haas e Toro Rosso hanno chiuso rispettivamente al 4° e 5° posto. Infine, l’unico guasto tecnico avuto nell’arco della giornata è stato causato dalla Racing Point di Lance Stroll, fermatasi a due minuti dalla bandiera a scacchi.