La Formula E arriva al giro di boa e Jean-Eric Vergne si conferma, ancora una volta, come il pilota più in forma del campionato. Infatti, il francese della Techeetah ottiene la sua seconda vittoria stagionale a Punta del Este, dopo quella ottenuta poco più di un mese fa a Santiago del Cile, e allunga il suo distacco sui rivali in campionato, cementando la sua leadership. Ma il successo in Uruguay è stato tutt’altro che semplice per Vergne, che ha dovuto resistere ai ripetuti assalti di Lucas Di Grassi, col brasiliano dell’Audi che le ha tentate tutte per sopravanzare il francese, ma che, alla fine, si è dovuto accontentare del 2° posto. Completa il podio Sam Bird, autore di una splendida rimonta dal 9° posto del via, sfruttando anche l’inconveniente alle cinture di sicurezza di Daniel Abt, in quel momento tranquillamente 3°. In tema di rimonte, grande gara anche per Mitch Evans, che con la sua Jaguar è riuscito a rimontare dal 16° di partenza al 4° finale.
Al via le posizioni di vertice restano invariate, con Vergne che mantiene la testa della gara davanti a Di Grassi, Lynn, Turvey e Abt. Pessima partenza per Buemi, che da 6° scende a 8°, entrando in un’accesa bagarre con Bird e Lotterer, che, però, riuscirà a passare tra il primo e il secondo giro riappropriandosi del 6° posto. Proprio durante la seconda tornata avviene l’unico ritiro di giornata, con Nick Heidfeld che deve parcheggiare la sua Mahindra a bordo pista, senza riuscire a far ripartire la vettura. Ciò fa entrare in pista la Safety Car, per permettere ai commissari di rimuovere la monoposto del pilota tedesco. Alla ripartenza Lotterer avverte qualche problema sulla sua Techeetah e inizia a perdere posizioni su posizioni, fino a scivolare nei bassifondi della classifica. Sorte simile anche per Sebastien Buemi, col campione in carica della Formula E che commette un errore nel curvone n°13 finendo contro le barriere: gomma forata, sospensione posteriore sinistra danneggiata e cambio vettura anticipato per lo svizzero della Renault, che compromette, così, un possibile prezioso arrivo a punti. Intanto, dalle retrovie si è fatto avanti Josè Maria Lopez, che dal 18° posto del via è riuscito a risalire fino alla Top 10 grazie al sorpasso su D’Ambrosio. A questo punto giunge il momenti dei cambi vettura, con Abt che riesce a sopravanzare Lynn per il 3° posto poco prima dell’ingresso ai box a causa delle batterie esaurite del pilota inglese della DS Virgin, che, tra l’altro, perderà anche la posizione sul compagno di squadra Bird durante il rientro in pista.
Intanto in testa alla gara continuano le scintille tra Vergne e Di Grassi, col brasiliano che non molla un centimetro dal francese dall’inizio della corsa, arrivando al limite con alcuni contatti ravvicinati. Ma se Di Grassi deve aver a che fare con le strenue difese di Vergne, Abt deve compiere un mesto rientro ai box a causa delle cinture di sicurezza montate male durante il cambio vettura, dicendo così addio a un quasi certo arrivo a podio. Le ultime decine di giri vengono ravvivate da Evans e Lopez, con l’argentino che completa la sua rimonta con i sorpassi su Engel e D’Ambrosio per l’8° posto finale, mentre il neozelandese compie il sorpasso più bello della gara su Lynn per il 4° posto, riuscendo a sopravanzare l’inglese con una perfetta mossa all’interno del curvone 13.
Di Grassi le prova tutte con Vergne fino all’ultima curva, ma il francese si porta a casa una sudatissima vittoria. Oltre ai tre sul podio terminano a punti anche Evans, Rosenqvist, Lynn, Turvey, Lopez, D’Ambrosio ed Engel.
Questo successo permette a “JEV” di portarsi a 109 punti nella Classifica Piloti, portando il suo vantaggio a ben 30 punti sul primo degli inseguitori, ovvero Felix Rosenqvist, a quota 79. Seguono poi Sam Bird (76), Sebastien Buemi (52) e Nelsinho Piquet (45) a chiudere la Top 5.
Ora la Formula E osserverà un mese di pausa, prima di tornare in pista in Europa con la prima gara in Italia, il Rome ePrix del 14 aprile.