Qualifiche a dir poco entusiasmanti quelle che hanno deciso la griglia di partenza della Rolex 24 ore di Daytona. Dopo delle libere che avevano dimostrano un certo equilibrio dei valori in campo, le qualifiche hanno confermato tale indiscrezione, promettendo una gara ricca di colpi di scena.

Come era prevedibile però, la pole position è stata ottenuta da una Cadillac DPi, precisamente la #10 del Wayne Taylor Racing, il team vincitore lo scorso anno. A portarla in prima posizione ci ha pensato Renger van der Zande, che proprio sulla bandiera a scacchi ha fatto segnare il tempo di 1’36”083, precedendo di soli 7 millesimi di secondo la velocissima Acura del Team Penske, guidata da un Helio Castroneves in forma smagliante. Il brasiliano ha dominato la sessione, ma proprio sul finale si è dovuto arrendere alla vettura americana.

Ad aprire la seconda fila c’è un’altra Cadillac, la #5 dell’Action Express Racing, guidata da Filipe Albuquerque, con un distacco di 111 millesimi. Quarta posizione per l’Oreca 07 di un sorprendente Pato O’Ward, che si è messo alle spalle l’Altra Cadillac di Tristan Vautier ( guidata anche da Eddie Cheever III). Sesta posizione per Robin Frijns, sull’Oreca #37 dove si siederà anche Lance Stroll.

Qualifica difficile per Fernando Alonso. La sua Ligier dello United Autosport è inferiore alla concorrenza e lo spagnolo ha fatto il massimo per portarla in tredicesima posizione, con un tempo di 1’37”008, vale a dire a circa un secondo esatto dalla pole.

In classe GT Le Mans sorprendente prima piazza per la Corvette C7R #3 di Jan Magnussen. Con una vettura più anziana rispetto alla concorrenza, il danese padre di Kevin, ha ottenuto la pole in 1’42”779, battendo per appena 19 millesimi la Ford GT #66 di Joey Hand. Secondo fila tutta Porsche, con Vanthoor che ha preceduto Pilet. Seguono l’altra Ford di Westbrook e la Corvette di Gavin. Brutta qualifica per la Ferrari 488 GTE #62 del Risi Competizione. Toni Vilander non è andato oltre il settimo tempo, precedendo solo le ancora acerbe Bmw M8 GTE.

Il cavallino si è comunque rifatto in GT Daytona. Netta doppietta delle 488 GT3, con Daniel Serra che ha ottenuto il miglior tempo in 1’46”502 sulla #51 dello Spirit of Race. Al secondo posto si è issato Miguel Molina, sulla #82 del Risi Competizione, con quasi mezzo secondo di ritardo. Terzo tempo per la Lamborghini Huracan #11 di Mirko Bortolotti.