Valtteri Bottas sorprende tutti e vince il Gran Premio d’Australia, tornando sul gradino più alto del podio dopo più di un anno dalla sua ultima affermazione (Abu Dhabi 2017 la sua ultima vittoria). Gara perfetta per il finlandese della Mercedes, autore di una partenza strepitosa che gli ha consentito di passare Lewis Hamilton alla prima curva, e autore poi di un ritmo gara incontenibile per tutti; anche grazie ad un’ottima strategia ai box, Valtteri ha tagliato il traguardo con ben 21 secondi di vantaggio e mette la ciliegina sulla torta con il giro più veloce conquistato con il tempo di 1:25.580 che gli consente di fare bottino pieno in gara conquistando 26 punti.
Doppietta Mercedes completata con il secondo posto di Lewis Hamilton, non perfetto in partenza con un leggero pattinamento delle gomme allo scatto iniziale, non è riuscito ad avere lo stesso passo del suo compagno di squadra soprattutto dopo il pit-stop, lamentandosi spesso via radio dell’andatura delle sue gomme gialle con le quali ha concluso la gara. Hamilton è riuscito a contenere il ritorno su di lui di Max Verstappen, ottimo terzo alla prima gara con la powerunit Honda sulla sua Red Bull e a solo un secondo di ritardo dal Campione del mondo in carica alla bandiera a scacchi. Il 21enne olandese è stato protagonista assoluto nella seconda metà di gara, e pochi giri dopo il pit-stop si è liberato di Sebastian Vettel all’esterno di curva 3 sfruttando le gomme più fresche rispetto a quelle del pilota Ferrari, e pochi istanti dopo ha preso Hamilton andando molto vicino all’attacco, che solo un lungo in curva 1 gli ha impedito di poter seriamente impensierire l’inglese. Può comunque sorridere la Red Bull per l’inizio di questa avventura con la Honda, con il costruttore giapponese che conquista il primo podio dal loro ingresso in Formula 1 nell’era turboibrida e dopo 11 anni tornano sul podio in Formula 1, cosa che mancava da Silverstone 2008.
Gara da dimenticare per la Ferrari, con Sebastian Vettel e Charles Leclerc che chiudono rispettivamente in quarta e quinta posizione staccati entrambi di quasi un minuto, mostrando una mancanza di prestazione preoccupante. Penalizzato anche dalla strategia che gli ha fatto anticipare il pit-stop montando gomme medie, Vettel non è mai stato in grado di poter impensierire i due della Mercedes, chiedendo anche via radio ai box il perchè andasse così piano una volta subito il sorpasso da Verstappen. Gara abbastanza anonima per Leclerc che chiude in quinta posizione la sua prima gara in rosso: molto aggressivo al via rischiando di passare sia Vettel che Verstappen prima di mettere le gomme sull’erba, un lungo alla prima curva gli ha impedito di rimanere attaccato al tedesco nella prima parte di gara, per poi riprendersi leggermente nella seconda metà con le gomme dure, con una strategia diversa da Vettel che ha permesso al monegasco di ricucire il distacco dalla Ferrari #5, insieme alla quale ha tagliato il traguardo.
Ottima gara per Kevin Magnussen, che porta la sua Haas in sesta posizione davanti a Nico Hulkenberg, con i due che hanno avuto un acceso duello a inizio gara con il danese bravo a difendersi dall’alfiere Renault. Primi punti anche per la nuova Alfa Romeo Racing grazie all’ottavo posto di Kimi Raikkonen che precede Lance Stroll, anche lui autore di un’ottima gara in rimonta con il nono posto al debutto sulla Racing Point, e Daniil Kvyat, capace di chiudere la zona punti con il 10° posto davanti a Pierre Gasly, che non è riuscito a risalire la classifica oltre l’11° posizione dopo l’errore del suo box nella Q1 di ieri, beffato dal russo della Toro Rosso che dopo il suo pit-stop è riuscito a passarlo agevolmente. Lando Norris è il migliore tra i debuttanti con il 12° posto finale, mentre Antonio Giovinazzi chiude in 15° posizione una gara difficile, con la vettura danneggiata dopo aver colpito un detrito della monoposto di Ricciardo al via, e chiamato ai box troppo tardi per il cambio gomme. Esordio in Renault da dimenticare per Daniel Ricciardo: pochi metri dopo il via l’australiano ha messo le gomme sull’erba con la sua ala anteriore che salta via e finisce sotto la vettura, costringendolo a tornare ai box prima del ritiro arrivato al 31° giro. Out anche Romain Grosjean per un problema di fissaggio della gomma anteriore sinistra dopo il pit-stop (esattamente come l’anno scorso) e Carlos Sainz JR per la rottura del motore della sua McLaren Renault.