Sicuramente il quarto posto non è la posizione a cui Valentino generalmente ambisce: si sa, la cosiddetta “medaglia di legno” è indigesta anche e soprattutto ad un nove volte campione mondiale, che passa da un venerdì in cui le prove libere suggerivano una discreta competitività e una concreta possibilità di lottare per il podio, ad una gara priva di lampi, chiusa addirittura dietro alla rediviva Suzuki di Andrea Iannone.
Il 46 non è tipo da fare melodrammi, ma è evidente come si aspettasse qualcosa in più: “Ieri ero contento perché avevo un buon passo. Sapevo che sia Marquez sia Vinales erano più veloci, ma speravo di avere potenziale . Ci ho provato, ma a causa delle temperature più alte ho sofferto con la gomma anteriore: ero troppo limite e sono andato più piano di quanto aspettassi. Non sono riuscito a stare vicino ad Andrea ed è stato un peccato, sarebbe stato bello almeno provarci“.
Il Dottore, alla luce della splendida prestazione di Iannone, evidenzia come la Suzuki sia ritornata pericolosa per tutti: “La Suzuki è migliorata tantissimo rispetto all’anno scorso. Penso che ci daranno dei problemi spesso, perché sono bravi e lavorano bene”. Ma chi spaventa davvero Valentino è l’ascesa senza freni della Honda, probabilmente, al momento, moto più completa del lotto: “E’ preoccupante, perché stanno andando molto forte, ma soprattutto è una moto che va bene sempre. Però non dobbiamo pensare a noi e qui abbiamo messo due moto nelle prime quattro posizioni su una pista che non è adatta alla Yamaha solitamente”
Dopo 3 gare disputate è ancora difficile avere un quadro chiaro della reale competitività di ogni moto. La Ducati, spaziale in Qatar, ha sofferto parecchio sia in Argentina che in Texas; la Honda invece ha intrapreso un processo di crescita costante, che l’ha portata ad essere competitiva su ogni tracciato; stesso discorso per Suzuki. La Yamaha sembra viaggiare a corrente alternata, con Vinales e Rossi che si danno il cambio in termini di buone prestazioni. Risulta evidente come Jerez sarà un crocevia fondamentale per la casa dei Tre Diapason: “Adesso sarà molto importante vedere come andremo a Jerez. Quest’anno speriamo di essere più competitivi”
Ultima battuta su Jorge Lorenzo, il pentatitolato pilota Ducati che sta vivendo un inizio di stagione da incubo. Valentino non si sente di consigliare nulla al maiorchino riguardo il suo futuro, ed anzi auspica un suo ritorno in auge già dalla prossima gara: “È una situazione difficile e frustrante. Per quello che mi riguarda, non era stato facile continuare credere in me stesso e trovare le motivazioni. Lorenzo è un pilota fortissimo e già a Jerez andrà meglio”.