La vicenda legata a Yamaha è sicuramente una delle più spinose degli ultimi anni. Il colosso nipponico, dominatore storico della classe MotoGP, si trova a far fronte ad una situazione tecnica davvero molto ingarbugliata: le difficoltà sull’elettronica, la scarsa potenza del motore, la poca trazione in curva hanno, infatti, fatto precipitare la casa dei tre diapason ben dietro Ducati e Honda, ad oggi libere di spartirsi la torta di miglior costruttore. In tutto questo marasma, chi rimane a bocca asciutta è nientepopodimeno che un nove volte campione del mondo, Valentino Rossi.
Il Dottore, secondo in campionato a 59 lunghezze da Marc Marquez, vive attualmente uno stato di forma impressionante, paragonabile quasi a quello dei tempi d’oro. Tutto ciò però è ostacolato da una M1 che non gli permette di esprimere ai massimi livelli la sua n-esima giovinezza: “Fisicamente mi sento molto in forma quest’anno. Ed è un peccato essere fermato solo dai problemi alla moto, mi sento molto forte. Mi alleno tanto e sto bene. Arrivo a fine gara che potrei tranquillamente fare altri cinque giri a tutta. La cosa più importante è essere in grado di migliorare la moto e me stesso. È una grande motivazione. Se non riuscissi a fare questa evoluzione continua potrei benissimo starmene a casa a guardare le corse sul divano“.
Il dito di Valentino è ovviamente puntato in direzione della casa giapponese, rea di non aver spinto sull’acceleratore in maniera decisa, come invece fatto dalle dirette rivali, Ducati e Honda: “Manca ancora molto alla fine stagione ed è frustrante non riuscire a migliorare. Per me è molto importante capire se Yamaha vuole vincere ma è anche fondamentale capire quanto si vuole sforzare per risolvere la situazione. Ora sono secondo, è una buona posizione ma credo sia difficile tenerla fino alla fine. La cosa peggiore è che non sono abbastanza veloce per mettere pressione a Marquez“.
Quale sarà il futuro di Valentino Rossi dopo la lunghissima avventura in MotoGP? “Non so, in questi due anni decido. Se dovessi lasciare con le moto credo che proverò a competere con le macchine, la velocità e le corse sono tutto per me. Ma lo farò con molto più relax. Allo stesso tempo continuerò a lavorare con i giovani piloti e forse estenderemo il nostro team alla MotoGP™. Ma sono solo idee. So solo che quando appenderò il casco al chiudo sarà un momento molto triste e difficile“.