Chi imprecava fino a qualche ora fa sulla decisione di far disputare le qualifiche di F1 e MotoGP allo stesso orario, è stato accontentato prontamente, e si è goduto due spettacoli letteralmente al cardiopalma.
Sotto la pioggia è ancora Hamilton show che registra il nuovo record di pole a Spa
Infatti le qualifiche della classe regina sono state posticipate di minuti in minuti a causa di un grave incidente incorso, durante le FP4, a Tito Rabat (a cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione) che, a quanto riferiscono le ultime notizie, si è procurato fratture a femore, tibia e perone. La caduta è stata causata dalla pioggia che si è accumulata su un tratto di pista (curva 7, ndr) che con la riasfaltatura ha addirittura peggiorato la situazione relativa ai cosiddetti bumps, ovvero gli avvallamenti causati dal transito delle vetture di F1
-Q1
Pista anfibia (gran parte asciutta, da curva 7 a curva 11 bagnata), sinonimo di pilota inglese. Infatti Bradley Smith balza subito in testa alla classifica, con Loris Baz davvero in grande forma sul bagnato a seguirlo. In difficoltà apparente gli specialisti, Redding e Abraham. Passa qualche minuto e la pista si asciuga progressivamente, consentendo ai piloti di effettuare il cambio gomme, sempre rain. Caschi rossi a ripetizione, prima di Luthi, poi di Pedrosa, Bautista. Interessante anche Morbidelli, che decide però di rientrare quando aveva solo tre decimi di ritardo. Alla fine si issa davanti a tutti Bradley Smith, col cronologico di 2:13.140, portandosi con sé in Q2 Alex Rins.
-Q2
Sembra tutto pronto alla partenza, quand’ecco che viene esposta la bandiera rossa: manca l’elicottero! Lorenzo, colto di sorpresa e avviatosi alla fine della pit lane, decide con una manovra alquanto azzardata di tornare indietro…contromano! Passato una buona ventina di minuti, finalmente bandiera verde. Tutti dentro con gomme rain, persino lo specialista Miller. Ed è proprio l’australiano a mettersi davanti a tutti, precedendo di una manciata di millesimi Marc Marquez. Minuti finali, solita cavalleria rusticana: gomme rain per tutti, chi soft chi medium, tranne per uno…ancora Miller, che tenta l’azzardo “argentino” delle slick. Tentativo fallito. E allora via al valzer dei caschi rossi, alcuni imbarazzanti: Dovizioso, Smith, Crutchlow, Iannone, Lorenzo. La Yamaha invece sonnecchia, con Vinales impegnato a litigare col bagnato, e Rossi a far fronte ad un box meno reattivo dei meccanici Red Bull a Montecarlo nel 2016. Bandiera a scacchi, ed è Jorge Lorenzo a conquistare la pole di un solo decimo davanti ad Andrea Dovizioso. Salva la Yamaha Johann Zarco, terzo. Ottimo Crutchlow quarto, limita i danni Marquez in quinta. Poi Petrucci, Iannone, Smith, Miller, Rins, Vinales e Rossi.