Mauro Calamia è stato il dominatore del Maserati Trofeo World Series 2014, conclusosi nello scorso dicembre ad Abu Dhabi, al termine di una stagione che ha visto toccare anche i circuiti di Spa (Belgio), Hungaroring (Ungheria), Silverstone (Gran Bretagna), Virginia International Raceway (Usa) e Shanghai (Cina), per un totale di 17 gare. Lo svizzero è riuscito a passare per primo sotto la bandiera a scacchi per ben nove volte, anche con una splendida tripletta nel fine settimana a Budapest, arrivando a quota 213 punti finali, contro i 117 del secondo classificato, Riccardo Ragazzi.
Calamia, classe ’92, aveva abbandonato a fine 2012 le vetture a ruote scoperte, per approdare al Trofeo Maserati dove ha subito convinto. Nel 2013, lo svizzero ha ottenuto cinque podi, ma probabilmente nemmeno lui sperava in una seconda annata così intensa: oltre al titolo Assoluto, il pilota dello Swiss Team ha arricchito la propria bacheca con il Trofeo Europa, il Pirelli Pole Position Award e il Trofeo Under 30.
Quali sono le ragioni di questo miglioramento?
“Al termine della stagione 2013 ho lavorato sulla preparazione fisica e allo stesso tempo lo Swiss Team si è impegnato tantissimo, mettendo a punto la vettura. I risultati dei test di Vallelunga, dove sono stato il più veloce, sono stati un’iniezione di fiducia, ma a Spa, alla prima vera uscita ero nervoso. Alla prima vittoria, però, mi sono reso conto di essere molto competitivo e che avrei potuto fare la mia parte”.
Ti aspettavi una stagione simile?
“Sinceramente no. Anche perché i nomi dei rivali ai nastri di partenza erano importanti, tutti agguerriti e competitivi. Non è stato comunque facile”.
Nel 2014 chi è stato il rivale di Calamia?
“All’inizio della stagione pensavo che a giocarsi la vittoria per il titolo ci fossero Renaud Kuppens, in quanto vincitore del Trofeo Maserati nel 2012 e 2013, Riccardo Ragazzi, Alan Simoni, oltre a me. Sicuramente a darmi del filo da torcere per tutta la stagione è stato Ragazzi, anche se sono riuscito a prendere un bel vantaggio nelle prime gare e per lui è stato difficile recuperare il gap accumulato. E’ stato sempre costretto ad inseguire”.
Qual è stata la gara più bella?
“Penso che il fine settimana a Budapest sia stato indimenticabile: ho realizzato una tripletta sulla stessa pista. E’ stato fantastico, anche perché nella prova endurance dovevo scontare l’extra time per i risultati ottenuti nelle prime due corse. Nonostante questo handicap, sono riuscito a tagliare il traguardo per primo”.
E il fine settimana peggiore?
“Silverstone, perché ho subito la squalifica per la vettura non conforme al regolamento. Una situazione difficile da gestire in quanto non dipendeva da me e dal mio modo di guidare. Un altro momento critico è stato negli Stati Uniti, dove mi sono ostinato a lottare contro Michael Bartels e ho pagato con due uscite di pista. Non è stato poi così negativo, perché ho fatto tesoro degli errori e ho fatto esperienza sia per il resto della stagione sia per la carriera: ho capito che è importante essere sereni, guidare con sicurezza e a volte per vincere non bisogna prendere troppi rischi”.
Quali sono le tue sensazioni quando vedi il tuo nome nell’albo d’oro del Trofeo Maserati?
“Se penso a cosa ho fatto quest’anno, nell’anno del Centenario, mi emoziono. E’ ancora difficile da capire, lo farò meglio in futuro. Adesso mi sembra ancora incredibile”.
Cosa pensi nel monomarca del Tridente?
“Il Trofeo Maserati è bello perché ti offre l’opportunità di girare il mondo ed è un’ottima vetrina per i piloti. Rispetto agli altri campionati che sono più costosi e corri solo in Europa, Maserati offre sicuramente la possibilità di scendere in pista in circuiti impegnativi e famosi, come in America, in Cina o negli Emirati Arabi. E’ bello far parte della famiglia Maserati. E poi la GranTurismo MC Trofeo è una vettura bellissima, con un suono stupendo. Piacevole da guidare, una vera macchina da corsa e ogni anno, grazie anche a piccoli interventi, lo diventa ancora di più. Non è facile da tenere, ma dopo che hai preso le misure, ti permette di divertirti molto”.
Un aggettivo per definire la tua stagione?
“Meravigliosa. Splendida”.
Photo: credits Maserati/GrimFoto