INDIANAPOLIS – Prima gioia stagionale per Will Power. Il pilota australiano, dopo un inizio di campionato piuttosto scialbo e pieno di errori e delusioni, a Indianapolis è tornato ad essere il pilota veloce e consistente che è quasi sempre stato, e si è aggiudicato con pieno merito il GP di Indianapolis dopo aver ottenuto ieri una pole position tanto bella quanto sofferta.
Anche in gara il pilota del team Penske non ha avuto la vita facile, e ha dovuto sudare parecchio per avere la meglio nel duello con Wickens. Nella prima parte della corsa Power ha tenuto saldamente la leadership, ma ha sempre avuto negli scarichi Wickens, che dopo essere stato superato da Bourdais al via ha ripagato il francese con la stessa moneta in fase di ripartenza da una caution provocata da King, che si era insabbiato in curva 2 dopo aver centrato un incolpevole Pagenaud. Wickens al pit stop ha montato gomme a mescola morbida al contrario di Power, e ha approfittato della situazione per superare il pilota australiano al giro 22, e ha accumulato quasi cinque secondi di vantaggio nel secondo stint. Alla seconda sosta la situazione si è capovolta, col pilota dello Schmidt-Peterson più lento dopo aver montato le Firestone primary, e Power velocissimo con le “rosse”. In poche tornate Power ha colmato tutto il gap, e al giro 51 ha superato il rivale all’esterno sul rettilineo del traguardo.
With this 👇 pass @12WillPower takes the 🥇 lead!
📺 LIVE on ABC
📲 WatchESPN App
📈 https://t.co/SAdeSxSfa7#INDYCAR // #INDYCARGP pic.twitter.com/rnCLJeoYHC— IndyCar Series (@IndyCar) 12 maggio 2018
Il campione IndyCar 2014 non ha però potuto dirsi sicuro della vittoria fino a pochi giri dalla conclusione del GP di Indianapolis, perché la sua cavalcata verso il trionfo è stata bruscamente interrotta da un testacoda di Newgarden, fermatosi in pista dopo aver perso il controllo della monoposto in un tentativo avventato di sorpasso su Bourdais per la terza posizione. I commissari hanno dovuto chiamare una caution, e quasi tutto il gruppo ha effettuato l’ultimo pit stop in contemporanea. Il box di Wickens ha tentato l’azzardo con una sosta velocissima, ma Power è uscito per un soffio davanti al canadese. Da lì in poi Power ha potuto tirare il fiato e ha meritatamente ottenuto la vittoria numero 33 della sua carriera, e la duecentesima di Penske in IndyCar.
Alle spalle del pilota australiano si è piazzato uno scatenato Dixon, autore di un incredibile rimonta dalla diciottesima posizione. Il quattro volte campione IndyCar ha recuperato posizioni sin dal via, ed è stato uno dei pochi a non soffrire lo stint con le gomme più dure. Il pilota del team Ganassi si è issato in quinta posizione nella seconda parte di gara, e dopo l’errore di Newgarden è balzato al quarto posto. Al pit stop i suoi meccanici gli hanno permesso di superare Bourdais, e al giro 64 ha scavalcato Wickens per la piazza d’onore. Dixon ha provato in tutti i modi a riacciuffare Power, ma il pilota del team Penske aveva un ritmo superiore, e così il neozelandese si è accontentato del secondo posto davanti a Wickens, che ha corso in difesa negli ultimi venti giri per gestire l’etanolo. Rossi ha provato più volte a passare il rookie dello Schmidt-Peterson, ma negli ultimi giri ha dovuto anche lui girare piano per arrivare al traguardo senza fare una sosta extra, e per questa ragione ha perso la quarta posizione a vantaggio di Bourdais.
Ottimo il ritorno in IndyCar di Castroneves, che è riuscito a prendere la bandiera a scacchi in sesta posizione. Il brasiliano ha corso stabilmente nella top ten, e si è tenuto lontano dai guai a differenza di tanti suoi colleghi. Il tre volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis ha gestito bene l’etanolo nell’ultima parte della corsa e ha tenuto dietro Hinchcliffe. Ottavo Pagenaud, che ha dovuto correre una gara d’attacco dopo essere scivolato in fondo al gruppo per l’incidente alla partenza con King. Il francese ha sfruttato nel migliore dei modi la seconda pace car e ha recuperato diverse posizioni, passando nel finale Rahal, che ha finito la gara nono davanti al compagno di squadra Sato. Undicesimo Newgarden, che ha in parte limitato i danni dopo il grossolano errore nel duello con Bourdais. Dodicesimo Claman DeMelo, che ha corso al posto dell’infortunato Fittipaldi. Solo diciottesimo Hunter-Reay, afflitto da problemi al motore.
CLASSIFICA DEL GP DI INDIANAPOLIS