Dopo una pole position sfavillante, Valtteri Bottas in Bahrain non ha avuto la gara che desiderava. Il pilota finlandese, nonostante fosse al volante di una Mercedes molto competitiva, ha bloccato tutto il gruppo dei migliori nella prima parte della corsa, e il team per ben due volte è stato costretto a ordinargli via radio di far passare Hamilton, che aveva un ritmo molto più veloce del suo.
L’ex pilota della Williams ha chiuso il GP del Bahrain a venti secondi di distacco dal vincitore Vettel e quattordici da Hamilton. Nel finale Bottas ha addirittura rischiato di essere ripreso da un Raikkonen costretto alla rimonta dopo una brutta partenza e un problema durante il primo pit stop.
Nelle ore successive alla gara di Sakhir è emerso che Bottas nei primi dodici giri si è trovato in difficoltà a causa di un problema avuto dalla Mercedes nei minuti precedenti alla partenza. Le gomme di Bottas avevano una pressione più alta del normale di più di 1 PSI a causa della rottura dell’impianto che la Mercedes utilizza prima della procedura di partenza per portare gli pneumatici nella giusta finestra di pressione.
“Il nostro macchinario si è rotto proprio in griglia, e non abbiamo potuto sistemare le gomme di Valtteri, che ha dovuto partire con gomme con una pressione non corretta – ha dichiarato Toto Wolff – Sapevamo che avrebbe fatto fatica. Vettel era secondo e non potevamo fare nulla, perché eravamo esposti a un undercut della Ferrari. Hanno chiamato Vettel ai box molto presto, e quella mossa gli è valsa la vittoria”.
Anche Bottas ha parlato di questo problema e ha spiegato: “Non so di quanto fossimo più sopra del normale, ma di sicuro le gomme avevano una pressione più alta di almeno un PSI. Tutti quanto vogliono stare sul target minimo dato dalla Pirelli, che già è troppo alto. Andando sopra quei parametri, tutto diventa molto più complicato e si traduce in un surriscaldamento delle gomme posteriori. Nei primi giri era come se guidassi con i marbles sugli pneumatici, e questi non lavoravano a dovere”.