Ci siamo! Eccoci giunti all’ultimo appuntamento del mondiale 2014. Lewis Hamilton e Nico Rosberg ad Abu Dhabi si giocano il titolo. Staccati di 17 punti in classifica, l’inglese è chiamato a gestire questo tesoretto, compito che all’apparenza può sembrare facile, ma così non è.
Nutro molta simpatia per Hamilton, specialmente negli ultimi anni in McLaren. Nel 2012, probabilmente, senza la fragilità della vettura di Woking, sarebbe stato lì a giocarsi il titolo con Vettel e Alonso, considerando le gare di Singapore ed Abu Dhabi praticamente vinte. Ma si sa, la storia non la fanno i “se” ed i “ma”.
Lewis quest’anno ha avuto la macchina migliore del circus, seppur con qualche cenno di inaffidabilità. Nico è stato un avversario tutt’altro che facile, sempre veloce e costante, capace, con la stessa vettura e con quasi gli stessi problemi di Hamilton, di portare il mondiale fino all’ultima gara, pur avendo la metà delle vittorie del compagno di squadra.
Sul mondiale di Rosberg pesa come un macigno il ritiro di Singapore, nel giorno in cui Hamilton andava a siglare la settima vittoria stagionale, la seconda di ben cinque successi di fila. C’è da dire che senza il ritiro di Lewis a SPA, probabilmente il mondiale sarebbe già chiuso, con l’inglese bravo a sorpassare Nico in partenza, salvo poi forare la posteriore sinistra dopo un contatto proprio col tedesco.
Hamilton merita questo mondiale perchè capace di tenere i nervi saldi, cosa che Nico ha dimostrato di non saper gestire ancora. Cito Monza e Sochi: in Italia Nico commette due errori grossolani, favorendo il sorpasso di Hamilton. In Russia quel bloccaggio alla prima curva priva al pilota tedesco di potersi giocare la vittoria sin da subito, ed al pubblico di gustarsi una bella lotta al vertice nella gara forse più noiosa dell’anno.
Torno indietro, fino al Barhain, dove va in scena il primo (e forse unico) vero corpo a corpo tra i due, con Lewis caparbio nel tenere la prima posizione nonostante il ritmo migliore di Nico.
In Canada Hamilton è riuscito a passare Rosberg dopo il cambio gomme, con il tedesco capace di ripassarlo al tornantino del Casinò. Avremmo potuto assistere ad un’altra bella battaglia, ma entrambe le Mercedes soffrono di problemi all’impianto frenante, con Lewis costretto addirittura al ritiro.
Hamilton ogni volta che è andato giù è sempre stato capace di rialzarsi: il ritiro in Australia, all’esordio, non l’ha demoralizzato, anzi gli ha permesso di vincere le quattro gare successive, stessa cosa succederà dopo il ritiro del Belgio, con cinque successi consecutivi fermati soltanto in Brasile grazie anche al suo errore alla “Descida do Lago”, errore che probabilmente gli è costato la vittoria del Gran Premio.
Rosberg non è mai riuscito a vincere due gare consecutive, ha collezionato tantissimi secondi posti (dieci) contro i tre di Hamilton, ma c’è un dato significativo che probabilmente la dice lunga: su dieci pole position stagionali, Nico è riuscito a concretizzarne solo tre, mentre Hamilton su sette pole, sei si sono trasformante in vittorie (solo in Australia è andata diversamente, ma per colpe evidentemente non sue).
Hamilton non ha mai ricevuto, quindi, sorpassi in pista da parte di Rosberg che alla fine sono valsi la vittoria per il tedesco, mentre Lewis in Barhain, Giappone e Stati Uniti è stato capace di sorpassare il compagno di squadra dopo essere partito dietro.
In tutta sincerità, sono stati bravi tutti e due quest’anno, sfruttando al meglio il potenziale della loro Mercedes, ma Lewis, forse anche più abituato a lottare per il titolo mondiale di Formula 1, merita questo campionato.
Al di là di tutto, spero di vedere una sana lotta in pista domenica, senza scorrettezze e senza rotture meccaniche, non gioverebbe a nessuno.
Spero anche che fuori dalla pista possa tornare a pieno regime l’amicizia che ha sempre legato questi due campioni, durante l’anno ci sono state parecchie frecciatine, soprattutto da parte di Lewis (favorite dai comportamenti più o meno discutibili di Nico, specialmente a Montecarlo e SPA ndr), stoccate inevitabili quando ci si gioca un mondiale, ma che possono tranquillamente essere messe nel ripostiglio, almeno fino a Melbourne.
Che vinca il migliore e… #ForzaJules