“Vorrei, ma non posso…” è probabilmente quello che pensa e dice dentro se stesso Sebastian Vettel da un po’ di tempo a questa parte. Il campione del mondo tedesco, dopo l’ultimo anno turbolento in Red Bull, ha deciso di cambiare la sua carriera passando alla Ferrari, il sogno della sua vita. L’entusiasmo portato a Maranello è palpabile, la Rossa dopo due anni torna a vincere, così come Vettel. E’ un binomio destinato a fare la storia, perchè la Ferrari ha fame di vittorie, così come Seb. Il 2016 nasce con prospettive di successo: Marchionne elogia la nuova macchina, ancora mai scesa in pista ma che sembra avere grandi potenzialità.
Cambia la sospensione, si passa al push-rod anteriore, il motore viene ridimensionato e tanti altri piccoli accorgimenti fanno sì che questa macchina, la SF16-H sia totalmente nuova. I problemi di gioventù si fanno sentire: a Melbourne Raikkonen ha problemi col turbo, in Bahrain Vettel non inizia nemmeno la gara per la rottura del motore durante il giro di ricognizione, il cambio è fragilissimo, tanto che il tedesco è costretto a cambiarlo più volte nell’arco della stagione prendendo penalità (addirittura due volte a Silverstone). Mettiamoci anche la sfortuna, che non manca mai quando deve andare tutto storto.
La macchina non va, o meglio: è migliorata tantissimo rispetto all’anno scorso, ma sono migliorati anche gli altri, e infatti Mercedes e Red Bull hanno più di tutti fatto quel passo avanti decisivo per contendersi le prime posizioni ad ogni Gran Premio. Assodata la forza della scuderia tedesca, è impressionante come “i bibitari” abbiano messo su un comparto macchina-motore eccellente e in continua crescita durante la stagione.
Premettendo tutto questo, trovo assurdo criticare aspramente Sebastian Vettel, per diversi motivi: i social, come sempre, sono un bellissimo campo di comunicazione dove tutti dicono la qualunque. Gli scontri verbali tra gli utenti non mancano, è bene che le opinioni si intersechino, anche da parte di molti media, ma a tutto c’è un limite. Trovo ingeneroso, molto ingeneroso, mettere in dubbio le capacità di un quattro volte campione del mondo. La SF16-H, diciamoci la verità, non può assolutamente competere per qualcosa di importante, e questo purtroppo era evidente già a inizio stagione, ma tutti speravamo in una ripresa dall’estate in poi. La ripresa non c’è stata, e i piloti hanno cercato di mettere delle pezze per salvare il salvabile, ossia il secondo posto nel campionato costruttori. La pronta risalita della Red Bull però e la quasi certa terza posizione della Ferrari a fine stagione ha gettato ombre non solo sulla macchina, ma anche sul pilota, che con un paio di errori, alcuni anche gravi come quello di Sepang, ha gettato via punti importanti.
Vettel ha provato a oltrepassare il limite consentitogli dalla vettura, un po’ quello che faceva Alonso per intenderci, il famoso “Vorrei, ma non posso…” è riferito proprio a questa voglia matta di stare lì davanti, senza però averne la possibilità. Il talento Vettel non deve certamente dimostrarlo a nessuno, se non sei bravo, la Red Bull non la porti a vincere, con tutta la buona volontà possibile. Questo additare un pilota come lui, quasi paragonarlo a gente che, con tutto il rispetto, non vale nemmeno un quarto di quello che è Vettel, è fuori luogo e non fa altro che innervosire lui, squadra e tifosi. Tra le tante cose molti hanno rievocato Alonso, presi anche dalla splendida gara di Sepang, cominciando a fare paragoni insulsi e che non stanno in piedi, come se lo spagnolo non avesse mai commesso errori, come se Senna, Prost, Hamilton, Raikkonen, Schumacher e chi più ne ha, più ne metta, non avessero mai fatto delle scelte sbagliate in pista, e sto parlando di gente che sa come vincere un campionato del mondo, proprio come Vettel e Alonso. L’appello è rivolto ai tifosi della Ferrari, che sbagliano a puntare il dito contro i piloti, sono l’unica certezza di un complesso che al momento non funziona, ma che deve ritrovarsi come l’anno scorso e lavorare in serenità (senza proclami, per favore), perchè nel 2017 inizia un’altra super sfida con Mercedes e Red Bull, le due vere candidate a vincere il prossimo mondiale.
Provaci ancora, Seb. #Race&Love