E’ venerdì pomeriggio quando giunge la notizia del bruttissimo incidente di Luis Salom a Barcellona. Corro subito nella chat di redazione per saperne di più essendo fuori sede quel giorno. I ragazzi della Moto2 mi ragguagliano sull’accaduto, ne sanno poco perchè immagini non ce ne sono, poi arriva il comunicato dal sito della MotoGP: Luis non c’è più.
Non riesci a farti mai l’abitudine quando succedono queste tragedie: Sic e Jules, per citare i casi più famosi, ne sono un esempio. Ti va via un beniamino, uno che credi di conoscere da sempre anche se non lo hai mai visto di presenza. Là fuori sono tutti beniamini, sono tutti eroi, ma sono prima di tutto piloti, e da tali devono ragionare, anche in queste situazioni.
Ammetto che molte cose mi hanno infastidito negli ultimi due giorni, polemiche che potevano essere evitate e quindi non mi soffermo, dico solo che il motor sport, davanti alla morte, può riflettere, ma non può fermarsi.
Evitare queste tragedie è tremendamente complicato, col senno di poi trovi sempre un qualcosa che ti fa pensare, ti fa dire “Cavolo, eppure era evitabilissimo”. La ghiaia, checché ne dicano i fautori dei nuovi circuiti, serve, soprattutto per i centauri su due ruote. La dinamica sembrerebbe chiara, uso il condizionale perchè immagini nitide non ne abbiamo. Che sfortuna, povero ragazzo.
E’ difficile, per chi la vive da fuori almeno, accettare che si possa restare indifferenti e continuare a correre, ma il mondo dei motori è questo, prendere o lasciare, scusate il cinismo che può sembrare becero. Sono dell’idea che davvero i piloti che purtroppo terminano la loro vita in questo modo abbiano la volontà che il tutto vada avanti per onorarli al meglio, ed è quello che hanno fatto Rossi, Marquez, Zarco e tutti i ragazzi scesi in pista sabato e domenica, costretti a cambiare di fretta e furia i vari setup perchè il tracciato si presenta in un altro modo rispetto al previsto.
Queste piste, inadeguate, pericolose, con vie di fuga non appropriate. Cambiamole, facciamo qualcosa affinché il sacrificio di questi ragazzi serva a qualcosa, non aspettiamo altri incidenti, altre lacrime, altre polemiche.
Questi ragazzi nascono per farci emozionare, vivono per emozionarsi, rischiano la vita per farlo, e si meritano quantomeno delle piste adeguate per continuare a regalarci e a regalarsi un sogno.
Ciao Luis.