Lo avevamo anticipato ieri e tutti aspettavano solo la conferma ufficiale che è prontamente arrivata da Weissach questa mattina: la Porsche chiuderà il programma LMP1 al termine della stagione 2017 del Mondiale Endurance. La decisione, arrivata dall’amministrazione della casa tedesca, è stata presa in seguito alla nuova linea che verrà seguita da Porsche nei prossimi anni in quanto a programmi nel motorsport. Il cavallino tedesco infatti vedrà un maggior impegno nelle classi GT e soprattutto l’ingresso in Formula E a partire dalla sesta stagione, ovvero quella del 2019/2020.
Il programma LMP1, annunciato nel 2011, ha visto il suo inizio nella stagione 2014 del WEC che si è chiusa con la vittoria nella gara conclusiva di quel campionato. Dall’anno successivo la situazione è nettamente migliorata, tale da portare due titoli mondiali piloti e costruttori e la vittoria di ben tre 24 Ore di Le Mans consecutive che hanno rinforzato ancora di più il record che già era della casa tedesca, elevandolo a quota 19. In totale, inoltre, sono arrivate 15 vittorie nelle 29 gare disputate fino ad ora.
“Costruire da zero il team per Le Mans è stata una grande sfida” ha affermato il vice presidente di Porsche Fritz Enzinger. “Negli anni abbiamo sviluppato un team incredibilmente vincente e professionale. Questo sarà la nostra base per andare avanti. Sono certo che manterremo alto il nostro livello anche in Formula E. Siamo confidenti ed entusiasti di partire”.
Con questo annuncio Porsche diventa quindi il terzo costruttore tedesco ad entrare ufficialmente in Formula E dopo Audi e Mercedes o il quarto se consideriamo che anche BMW ha deciso di affrontare questo passo, ma solo come fornitore delle unità propulsive elettriche. L’abbandono di Audi e Porsche potrebbe aver decretato la fine dell’era delle LMP1 ibride, dato che al momento rimarrebbe solo Toyota nei giochi. Il costruttore giapponese non è però più sicuro di voler continuare in assenza di avversari ed inoltre la classifica LMP1-H non avrebbe più lo status di campionato mondiale per la mancanza di almeno due competitors. Inoltre la probabilità di un ritorno di Peugeot ai massimi livelli nel mondo endurance non è certa.
“Entrare in Formula E e vincere in questa categoria sono logicamente gli obiettivi del nostro progetto Mission E” ha spiegato Michael Steiner, membro del CEO di Porsche e responsabile di Ricerca e Sviluppo. “La crescente libertà nello sviluppo di tecnologie fatte in casa ci ha reso la Formula E attraente. Porsche sta lavorando a concetti alternativi e innovativi di guida. Per noi la Formula E è l’ambiente competitivo che ci permette di sviluppare veicoli ad alte prestazioni tenendo conto di aree come l’efficienza, la sostenibilità e l’impatto ambientale”.