Nel 2019 Alonso tenterà l’assalto alla Tripla Corona e per la seconda volta in carriera prenderà parte alla 500 Miglia di Indianapolis. Il due volte campione del mondo di Formula 1 vuole vincere la corsa più prestigiosa d’America e accostare il suo nome a quello di Graham Hill, l’unico pilota nella storia del motorsport ad aver vinto sia la Indy 500, che il GP di Monaco e la 24 Ore di Le Mans.
Due anni fa Alonso si presentò a Indianapolis al volante di una DW12 di proprietà dell’Andretti Autosport, e portata in pista dalla McLaren, partner per quell’evento della compagine di Michael Andretti. A differenza dell’esperienza del 2017, l’anno prossimo la McLaren sarà una struttura autonoma, e gestirà da sé la monoposto di Alonso.
Ma le novità non finiscono qui. Il pilota spagnolo sarà infatti spinto da un propulsore Chevrolet. Nella giornata odierna è infatti giunta l’ufficialità dell’accordo tra la scuderia di Woking e il costruttore americano per la fornitura dei motori a stelle e strisce alla McLaren alla 500 Miglia di Indianapolis.
L’accordo fra le parti, ormai certo da settimane, era l’unica scelta possibile per la McLaren, stante il veto posto dalla Honda nei confronti di Alonso. I giapponesi non volevano saperne di fornire le loro unità motrici a un pilota che nel WEC corre con Toyota. La Honda inoltre non era intenzionata a legare nuovamente il suo nome a quello del pilota asturiano, dopo i problemi avuti nei tre anni nei quali il costruttore nipponico e la McLaren sono stati partner tecnici in Formula 1.
“Sarà un privilegio correre per il Bowtie Brand alla 500 Miglia di Indianapolis 2019 – ha dichiarato Alonso – Poter contare sul motore Chevrolet significa molto. Vuol dire essere nelle migliori condizioni possibili per poter lottare per il vertice. Ho avuto un assaggio di Chevrolet provando la NASCAR di Johnson, e mi è piaciuto. E’ un onore correre la 500 Miglia di Indianapolis, e sono fiero che Chevrolet sia parte del team”.