Sono giorni di grande fermento in IndyCar per quanto concerne il calendario del campionato 2019. La categoria statunitense sta cercando di completare il prima possibile la schedule della prossima stagione, finalizzando accordi dell’ultim’ora e cercando di arrivare al prolungamento del contratto con alcuni circuiti importanti che hanno degli accordi in scadenza. Ieri ad esempio è stata ufficializzata la firma di un nuovo contratto fra la serie e Road America, con la IndyCar che correrà sullo storico circuito di Elkhart Lake per altri tre anni.
A fronte di una conferma, è però arrivato anche un addio. Con un comunicato molto stringato, la IndyCar ha infatti annunciato che nel 2019 non tornerà all’ISM Raceway. L’ovale corto di Phoenix, che aveva fatto il suo ritorno in calendario nel 2016 dopo un’assenza di dieci anni, esce di scena dopo tre stagioni nelle quali ha dato vita a tre gare piuttosto blande. Lo spettacolo non è mai stato di casa all’ISM Raceway: la conformazione dell’ovale, con la presenza di un’unica traiettoria ideale da seguire, ha reso sempre difficili i sorpassi e a niente sono serviti gli sforzi degli organizzatori della corsa e della Firestone per creare una seconda linea utile per i piloti. Anche nel 2018 la gara di Phoenix ha offerto pochi spunti, lasciando molto scontenti piloti e addetti ai lavori. Infine gli scarni riscontri al botteghino sono stati la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
“La IndyCar si è goduta il tempo trascorso all’ISM Raceway, ma le presenze sugli spalti negli ultimi tre anni sono state sconfortanti nonostante i grandi investimenti fatti da entrambe le parti – recita il comunicato della IndyCar – Bryan Sperber, presidente del circuito, e il suo staff sono stati dei partner fantastici e stanno sviluppando un’ottima struttura. La IndyCar riaprirà i contatti con loro quando ci saranno le giuste condizioni per tutti i soggetti coinvolti. Nel frattempo, la IndyCar prosegue il suo cammino verso la costruzione di un bellissimo calendario per il 2019″.