È di pochi minuti fa la clamorosa notizia che tutti gli appassionati di motorsport non avrebbero ami voluto avere, l’Audi lascierà il WEC al termine di questa stagione. La prossima gara in Cina e la tappa conclusiva in Bahrain, saranno le ultime due gare endurance che la casa tedesca affronterà con una LMP1. La decisione è arrivata dopo il roung giapponese al Fuji, di una settimana fa, quando l’R18 TDI #8 si è piazzata al secondo posto per soli 1.4 secondi, il minor distacco di sempre in una 6 ore del mondiale. In dichiarazione rilasciata questa mattina, Audi Sport ha confermato che il programma verrà rimpiazzato da quello di Formula E, che diventerà quindi di primaria importanza per Audi. Confermato anche il programma DTM, mentre è ancora da decidere cosa farne del programma Rallycross.
Il presidente Rupert Stadler ha così dichiarato: “andremo a competere per la corsa al futuro con l’elettrico. Considerando il costante incremento di auto elettriche nella nostra produzione, come Audi dobbiamo impegnarci ancora più a fondo nello sviluppo di quest’ultime” . Tuttavia il principale motivo che ha convinto Audi a lasciare il WEC, è l’ormai troppo elevato costo del programma LMP1, che insieme a quello Porsche grava pesantemente sulle casse del gruppo VW-Audi. Soprattutto dopo i gravi problemi relativi al dieselgate.
Al presidente Stadler si è unito in una dichiarazione un amareggiato Walfgang Ullrich, capo del reparto motorsport: “dopo 18 incredibili e vincenti anni nel mondo dei prototipi è davvero dura lasciare, Audi Sport Team Joest ha dato praticamente forma a questo mondiale come nessun’altro! Voglio ringraziare tutti, meccanici, piloti, Reinhold Joest e tutti gli sponsor per questa cooperazione estremamente vincente”. Dal prossimo anno quindi, avremmo solo Porsche e Toyota a lottare per uno dei campionati più interessanti ed evoluti degli ultimi anni. Con la speranza che questo addio di Audi non complichi troppo la continuità di questa categoria, e che sia da stimolo per gli organizzatori a trovare nuove strade magari meno onerose per tenere ancora vivo l’interesse delle case.