La IndyCar ha letteralmente bruciato le tappe nello sviluppo dell’Advanced Frontal Protection, il sistema di sicurezza studiato dai tecnici della serie per garantire ai piloti una maggiore protezione in un incidente o in un urto contro dei detriti. Dopo averlo provato con successo in una giornata di test collettivi sull’ovale di Indianapolis, la serie ha reso noto tramite un comunicato sul suo sito ufficiale che a partire dal GP d’Indianapolis il meccanismo di protezione verrà installato su tutte le monoposto.
Dalla prossima gara, su tutte le DW12 sarà presente una pinna di 7,5 centimetri di altezza e 2 di spessore posta in posizione lineare rispetto al cockpit. Nel mese di febbraio alla factory della Dallara erano stati svolti dei test di resistenza, gli stessi che vengono effettuati per la zona del roll-hoop, che avevano dato parere positivo. L’azienda italiana e lo staff tecnico della IndyCar hanno poi eseguito un lavoro volto a implementare l’AFP sulla vettura nel miglior modo possibile, così da non creare problematiche ai piloti. L’obiettivo è stato centrato in anticipo rispetto alla tabella di marcia, che prevedeva l’arrivo del nuovo meccanismo di sicurezza in coincidenza con la 500 Miglia di Indianapolis.
“Grazie a uno sforzo fenomenale della Dallara e di tutti i team della IndyCar, siamo in anticipo rispetto ai tempi prestabiliti e possiamo rendere l’arrivo dell’Advanced Frontal Protection una realtà – ha dichiarato Jay Frye, presidente delle operazioni in pista della IndyCar – Nel caso in cui un detrito oltrepassi il muso e arrivi all’altezza del pilota, l’AFP lo respingerà e cambierà la sua traiettoria, facendo in modo che il detrito non vada a sbattere contro il pilota. Sicuramente si tratta di un particolare che i piloti si troveranno davanti al loro raggio visivo e che prima non c’era… Dovranno farci l’abitudine. Noi abbiamo preso questa decisione per i piloti: abbiamo fatto questa scelta per aiutarli. Abbiamo svolto un lungo processo di sviluppo e non metteremmo questa soluzione su tutte le macchine se non fossimo convinti della sua bontà. Siamo fiduciosi del fatto che svolgerà il compito prefissato”.
Ma non è tutto: nei prossimi mesi la IndyCar potrebbe implementare nuovi sistemi di sicurezza. A tal proposito Frye ha spiegato: “Questa è la fase 1. A un certo punto, nel mese di maggio, annunceremo cosa faremo nel prossimo futuro”.