Tutte le verità sul progetto Ferrari 666
22 Ottobre 2014 - 15:05
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L’indiscrezione lanciata da Autosprint nella giornata di ieri ha letteralmente fatto scattare un’allarme nella testa di tutti gli appassionati legati alla Scuderia Ferrari. La paura di un’altra stagione fallimentare ha creato un vero e proprio tam tam ricco di parole, opinioni e anche un pò di sciocchezze. Andiamo però con ordine e cerchiamo di capire quanto c’è di vero nelle righe pubblicate da Autosprint. Noi di MotorSport Italia, in base alle informazioni che ci sono arrivate da Maranello, cercheremo di fare un pò di chiarezza sull’enorme pessimismo che si è scatenato ieri, spiegando per vie generali le possibili forme e le caratteristiche della futura Ferrari 666.

Partiamo col dire che secondo le nostre info, il progetto 2015, al contrario di quello che si dice, dovrebbe presentare alcuni spunti interessanti. James Allison e Mattia Binotto, direttore tecnico e responsabile della sezione motori della Scuderia Ferrari, stanno mettendo a punto un pacchetto profondamente diverso rispetto a quello di quest’anno. La 666 dovrebbe mettere in mostra alcune migliorie rispetto alla fallimentare F14T, anche se parliamo in ogni caso di una vettura ancora distante da Mercedes e Red Bull. Cominciamo la nostra ricostruzione partendo dal muso.

La Ferrari, proprio in tal senso, non dovrà modificare l’impostazione attualmente in uso con la F14T. Il musetto progettato durante l’ultimo inverno segue delle linee abbastanza tradizionali, linee richieste dalla Federazione per la prossima stagione. Al contrario di molti team, quindi, a Maranello non dovranno adeguarsi alle nuove normative che regolarizzano le forme dei musetti. Prendendo come esempio la Force India, dall’Inghilterra si ipotizza che l’addio dei musi a proboscide e il restyling completo della parte anteriore porterà ben 30 punti in meno di carico, senza contare tutto il tempo che verrà perso per la ri-progettazione. La Ferrari non dovrà affrontare tutto questo e potrà raffinare la propria soluzione e concentrarsi su altre aree della vettura.

Rimanendo sempre nella parte anteriore della monoposto, dopo tre anni dovrebbe scomparire il sistema pullrod per le sospensioni anteriori. La soluzione, tanto gradita a Fernando Alonso, non ha portato i benefici aerodinamici sperati e quindi verrà abolita per una molto più tradizionale e di facile interpretazione. Kimi Raikkonen ha parecchio sofferto la rigidità della pullrod all’anteriore e visto che lo stile di guida di Sebastian Vettel è molto simile a quello del finlandese, l’ex tecnico della Lotus avrebbe optato per uno schema pushrod, soluzione molto più gradita ai futuri piloti della Ferrari. La Ferrari 666 sarà quindi una vettura meno rigida, fattore che aiuterà Vettel e Raikkonen a trovare fin da subito un ottimo feeling con l’anteriore.

Rimanendo sempre in tema sospensioni, secondo Cristiano Sponton, collaboratore di Sky Sport F1 HD e responsabile del sito F1 Analisi Tecnica, l’ex tecnico della Lotus introdurrà nella 666 le sospensioni posteriori pullrod che tanto hanno convinto nella E20 e nella E21. L’ipotesi è inoltre stata confermata da un nostro informatore vicino all’ambiente Ferrari. Secondo i colleghi di F1 Analisi Tecnica, la Ferrari introdurrà una “sospensione posteriore con puntoni di reazione posizionati in basso, ma che sono caratterizzati da ammortizzatori rotanti collegati alla barra di torsione mediante una bielletta orizzontale nella parte inferiore. Una soluzione che consente di compattare al meglio gli ingombri, spostando, inoltre, i pesi verso il basso, abbassando in questo modo il baricentro globale della monoposto. La scatola del cambio è predisposta per il collegamento dell’ammortizzatore che, quando viene sollecitato dal puntone, attiva la rotazione verso l’esterno assorbendo le asperità del tracciato”.

Questo schema ha permesso a Kimi Raikkonen di ottenere ottimi risultati con la Scuderia di Enstone e quindi è facile ipotizzare che questa nuova impostazione dovrebbe aiutare il finlandese a migliorare le proprie performance. La monoposto 2015 presenterà delle nuove fiancate, un nuovo fondo, una nuova ala posteriore e un diffusore che la stessa Ferrari definisce “interessante”. Ne sapremo certamente di più tra qualche settimana.

Concludiamo la nostra analisi parlando delle modifiche che Mattia Binotto, insieme al suo staff, sta attuando sulla power unit 2015. Lo 059/3 B, al contrario delle previsioni, dovrebbe montare l’intercooler all’interno della V del motore. James Allison sembra gradire questa soluzione, soprattutto per quello che riguarda gli ingombri, e quindi si cercherà di ottimizzarla lavorando sui problemi di raffreddamento patiti durante l’ultimo campionato. Scartata quindi la soluzione in stile Mercedes con l’intercooler inglobato all’interno del telaio. Verranno confermati i collettori coibentati (soluzione già introdotta quest’anno a Spa) e verranno scelti degli scarichi molto più corti.

Sarà infine risolto il problema del dimensionamento del turbo, visto che lo 059/3 B sta già girando al banco con una turbina molto più grossa. Questo dovrebbe migliorare la ricarica del sistema ibrido e del motore MGUH. La 666, proprio in tal senso, dovrebbe montare un cofano molto più ampio. Secondo le prime info che ci giungono da Maranello, i motoristi della Ferrari avrebbero recuperato circa 40cv dei 60 minimi richiesti. Un buon risultato ma che non convince ancora  del tutto. Proprio per questo Marco Mattiacci vorrebbe l’abolizione del congelamento per la stagione 2015.

L’obiettivo del prossimo campionato resta quello del podio, magari con qualche vittoria, tenendo sempre ben presente che la Ferrari dovrà continuare a limare i tanti problemi che sono emersi durante l’ultimo campionato. Recuperare i due anni di vantaggio con cui Mercedes si è presentata a Melbourne richiede tanto lavoro e proprio per questo bisognerà aspettare qualche stagione prima di rivedere una Ferrari al vertice. Lo sa bene Sebastian Vettel, il quale ha accettato un piano triennale, e nonostante i proclami anche il nuovo presidente Sergio Marchionne. Non ci resta che aspettare e vedere quale sarà il livello della Ferrari nei primi test pre-season in Spagna.