L’avventura di Jarno Trulli in Formula 1 si era chiusa nel modo più amaro possibile: dopo due anni tribolatissimi alla Lotus (ora Caterham) gli era stato chiesto di farsi da parte per lasciar spazio a Petrov, che portava in dote al team 12 milioni di euro. Trulli aveva accettato di rescindere il contratto consensualmente con la promessa di una buonuscita corrispondente al valore dello stipendio del 2012. Accordo accettato da Fernandes.

Ebbene: ad oggi la Caterham non ha ancora pagato un centesimo a Jarno, e non perchè non abbia soldi, dato che Fernandes ha aumentato il budget a disposizione della scuderia e della sua squadra di calcio, il QPR. Trulli, comprensibilmente risentito per l’accaduto, ha deciso di adire alle vie legali. L’ex pilota della Renault ha reso pubblica la cosa questa settimana nel corso di un’intervista con Autosprint. “Porto in tribunale Fernandes, il patron della Caterham,” ha confidato Jarno a Cesare Maria Manucci, “perchè mi deve un bel po’ di soldi. La mia carriera in F1 è finita perchè ho accettato di farmi da parte con la garanzia che gli impegni contrattuali nei miei confronti fossero comunque onorati, e ad oggi non è statp così.”