Ancora Sebastien Buemi. Per la terza volta in tre gare lo svizzero trionfa in maniera autoritaria, iniziando a mettere un nettissimo distacco tra sè e il resto della concorrenza in classifica. Dopo i successi di Hong Kong e Marrakesh, l’ex pilota della Toro Rosso vince anche il round di Buenos Aires, sfruttando al meglio la supremazia della sua Renault e.Dams, sempre più macchina da battere in Formula E. Lo svizzero ha chiuso in testa i 37 giri sulle strade della capitale argentina, sopravanzando la Techeetah di Vergne e l’Audi Abt di Di Grassi. Proprio il brasiliano è il grande sconfitto della giornata, visto che non è riuscito a sfruttare al meglio la partenza dalla pole position e ha dovuto combattere con delle noie tecniche nella prima parte di gara.
Al via Di Grassi scatta bene e mantiene il comando del gruppo, con le posizioni di testa che rimangono pressoché invariate, escludendo la bella partenza di Rosenqvist che recupera due posizioni, passando da 8° a 6°. Ma, poco dopo il via, viene decretato il regime di FCY (Full Course Yellow) a causa della Jaguar di Carroll rimasta piantata sulla griglia di partenza. L’inglese, per fortuna, riesce a far ripartire la sua monoposto, ma la sua gara è ormai più che compromessa, visto il giro di ritardo accumulato. Alla ripartenza Di Grassi perde subito il comando, venendo passato da Vergne e Buemi nel corso di poche curve ed è evidente che qualcosa sulla sua monoposto non vada; ciò, infatti, viene confermato qualche tornata dopo, quando anche Turvey passa il brasiliano, con l’inglese che conquista il 3° posto. Al 6° passaggio, però, avviene il sorpasso che mette in gelo la corsa, con Buemi che sopravanza Vergne con un deciso sorpasso al tornantino della prima curva. Buona anche la rimonta di Nico Prost, che si sbarazza prima di Rosenqvist e Piquet, andando poi a riprendere anche Di Grassi per il 4° posto. Al 9° giro viene compromessa anche la gara di Sam Bird, che danneggia la sua DS Virgin ed è costretto a rientrare anticipatamente ai box. Al 18° giro, dopo una penalità di tempo comminata a Evans per non aver rispettato il limite di velocità sotto regime di FCY, inizia il valzer dei cambi vettura, con Di Grassi che si prende un gran rischio (e un’inchiesta per unsafe release) rientrando in corsia box tagliando di netto la strada a Piquet. Al 24° giro Di Grassi, sfruttando il Fanboost, sorpassa Prost riprendendosi il 3° posto e, di fatto, la gara da questo vivrà di pochi sussulti, concentrati più che altro nelle zone di media-bassa classifica. A corsa conclusa, però, si assiste anche all’incidente di Josè Maria Lopez, che finisce con la sua DS Virgin contro le barriere del circuito di casa; nonostante ciò, però, l’argentino risulterà comunque nella classifica finale, conquistando un importante 10° posto.
Quindi, oltre ai tre sul podio, finiscono a punti anche Prost, Piquet, Duval, Abt, D’Ambrosio, Turvey e Lopez.
Con questi risultati, Sebastien Buemi porta a 29 i punti di vantaggio su Lucas di Grassi, con lo svizzero a quota 75 e il brasiliano a 46. Seguono poi Prost con 36 punti, Vergne con 22 e Rosenqvist con 20.
La Formula E tornerà il 1° aprile con la tappa a Città del Messico, sul circuito Hermanos Rodriguez.