Track Guide | Red Bull Ring, Spielberg
04 Luglio 2017 - 19:30
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Il Red Bull Ring nasce dalle ceneri del vecchio Osterreichring, il più importante circuito austriaco fino alla fine degli anni Ottanta. A partire dal 1996, l’autodromo è stato completamente ristrutturato ed è stato rivisto profondamente anche il layout del tracciato, portato dai 5942 metri iniziali ai 4326 attuali. I lavori, guidati dall’architetto tedesco Hermann Tilke, furono in gran parte finanziati dalla compagnia telefonica A1, che impose il proprio logo nella nuova denominazione dell’autodromo, divenuto appunto A1-Ring.

Nel 2004 la struttura venne acquistata dalla Red Bull, che avviò una nuova opera di rimodernamento dell’impianto con lo scopo di tornare ad ospitare importanti eventi motoristici come Formula 1, DTM e Motomondiale, che fino all’anno prima avevano la pista austriaca nel proprio calendario.

Dopo quattro anni di totale abbandono, dal 2008 Mateschitz diede il via libera per l’inizio dei lavori, che avrebbero però lasciato intatto l’ultimo layout presente sul circuito. Nel 2014 il Red Bull Ring è tornato così a ospitare nuovamente il Gran Premio d’Austria di Formula 1 e, dal 2016, il circuito ritorna anche a ospitare il Motomondiale.

Il Red Bull Ring è una pista piuttosto semplice, con solo cinque vere curve ed alcuni lunghi rettilinei, un mix tra un circuito di pura potenza e uno ad alto carico aerodinamico. In termini di sfida tecnica è una delle piste più corte e questo fa sì che anche i più piccoli dettagli abbiano un impatto significativo sul tempo sul giro. Infatti, se si commette un minimo errore nella prima parte del giro, risulta difficile recuperare proprio a causa della lunghezza complessiva ridotta.

LA SCHEDA

Red Bull Ring Map

 

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