L’Autodromo Hermanos Rodriguez (ribattezzato così in onore dei fratelli Pedro e Ricardo, considerati i migliori piloti messicani degli anni ’60, ndr) è un circuito situato all’interno di un parco alla periferia di Città del Messico. Ha ospitato tutte le edizioni del Gran Premio del Messico tra il 1963 e il 1992, salvo poi ritornare nel 2015 dopo un profondo lavoro di ammodernamento, i cui lavori sono stati seguiti dal celebre architetto tedesco Hermann Tilke.
Il circuito è caratterizzato da una superficie molto irregolare; in più, soprattutto perché Città del Messico si trova in una regione geologicamente attiva. Inoltre, il circuito è ad un’altitudine di 2285 metri, quindi i motori soffrono sostanziale perdita di potenza e la respirazione può essere difficile per i piloti a causa dell’aria rarefatta. Infatti, il carico aerodinamico delle monoposto è molto simile a quello di Monaco, ma le vetture di Formula 1 attuali, grazie alla motorizzazione turbo, riescono a raggiungere velocità paragonabili a quelle di Monza.
La vecchia versione del circuito prevedeva un’ultima curva davvero spettacolare e velocissima, la Peraltada, che conduce al rettilineo principale (vedi Peraltada: una curva mitica). Nella versione rivista da Tilke, la Peraltada è stata sostituita con un passaggio all’interno dell’ex stadio di baseball, decisamente molto attraente dal punto di vista scenografico, ma che non ha nulla a che vedere con la storica curva.
LA SCHEDA